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Un impianto della Bmw a Debrecen riporta l’Ungheria sulla via europea

Buone notizie dall’Ungheria di Viktor Orban: la Bmw ha annunciato la costruzione di un nuovo impianto a Debrecen, per un investimento totale di un miliardo di euro che si tradurrà in cantieri a partire dal secondo trimestre dell’anno prossimo, destinato a divenire il maggior sito produttivo europeo del gruppo bavarese (che controlla anche Mini e Rolls-Royce). Più di qualsiasi discorso sull’integrazione europea o di qualsiasi presa di posizione nei confronti del governo di Budapest, l’azione dell’azienda contribuirà a rinsaldare i legami tra Ungheria e Ue: la libertà di circolazione delle merci è infatti il presupposto in base al quale la casa automobilistica tedesca, che vende il 45% dei suoi prodotti in Europa, ha potuto scegliere di ubicare proprio in Ungheria l’impianto e di converso la libera circolazione dei capitali stranieri ha fatto sì che l’arrivo dello straniero (la Bmw) dia impiego a un migliaio di addetti ungheresi per la produzione di 150mila vetture all’anno (molte delle quali elettriche).

«Dopo importanti investimenti in Cina, Messico e Usa, rafforziamo le nostre attività in Europa per mantenere un equilibrio produttivo tra Asia, America e il nostro continente d’origine» ha dichiarato il patron del gruppo, Harald Kruger.

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