lutto

  • Arnaldo, un amico e un maestro presente per sempre

    Oggi la nostra sede del Patto Sociale e del RES è particolarmente vuota: il nostro Arnaldo FERRAGNI, ‘il dott’ come lo chiamavamo, ci ha lasciato salutandoci proprio dalla chiesa della Passione, davanti all’ufficio.

    Per me, per noi, è difficile parlare di un amico con il quale abbiamo condiviso per circa 30 anni esperienze e battaglie europee, campagne elettorali, organizzazione di tavole rotonde, convegni, presentazione di progetti politici e culturali, anni nei quali abbiamo letto e stampato libri e documenti. Anni nei quali il confronto quotidiano ci arricchiva e dava spunto a nuove idee ed iniziative. Possiamo dirlo con tutta tranquillità siamo stati in molti casi i primi, e spesso gli unici, a denunciare pericoli e problemi non solo economici. Abbiamo lavorato contro il terrorismo e i derivati, contro quella politica che esautorava gli elettori dal diritto di scegliere i propri rappresentanti, contro regole perverse o assenti che penalizzavano e penalizzano la corretta concorrenza e il rapporto tra stati perché la contraffazione, l’illegalità, i diversi sistemi doganali hanno dato un duro colpo alla legalità, ai diritti dei consumatore, alla sopravvivenza del sistema manifatturiero europeo.

    Arnaldo è stato un uomo giusto e severo ma anche disponibile e dolce nel comprendere i problemi altrui e nell’ascoltare chi aveva idee diverse. La sua lunga esperienza, come funzionario ai più alti livelli del Parlamento europeo, lo aveva portato a conoscere nei minimi dettagli non solo la macchina amministrativa ma anche i differenti modi di confrontarsi con personaggi di culture e tradizioni diverse da quelle italiane.

    E’ stato un amico ed un maestro per i tanti giovani e meno giovani che per trenta anni, da quando aveva lasciato l’incarico al Parlamento Europeo, sono transitati ed hanno collaborato con noi a Strasburgo, Bruxelles e Milano, ha avuto una lunga vita densa di esperienze, soddisfazioni, delusioni, speranze mentre continuava a credere e a lavorare per la costruzione di un’Europa politica, di una società capace di coniugare la tradizione con le nuove scoperte e con le necessità del sociale. Amava il suo lavoro e amava le piccole, grandi sensazioni che la vita offre a chi le sa apprezzare, le montagne innevate, i tramonti, le cene con gli amici, la sua amata moglie ed i suoi carissimi figli Federico e Maria Claudia. Come si conviene a chi sta nel mondo non abbandonava vecchi rapporti di amicizia e coltivava i ricordi così come cercava nuove esperienze culturali.

    Mentre il covid ci ha costretti a casa e la malattia subdola ed improvvisa gli aveva tolto la libertà, che fino a pochi mesi prima, a 94 anni, gli consentiva di andare in macchina o in aereo in Lussemburgo e di continuare i rapporti con tanti amici ha avuto la forza di scrivere il libro Cronache di una vita per raccontare, tramite le sue esperienze e le vicende che aveva vissuto, una parte importante della politica europea ed italiana. Dalla lettura emergono figure ormai storiche ma vive anche il suo grande amore per la montagna e per la famiglia, il suo essere fortemente credente e appassionato studioso.

    Arnaldo è stato un gentiluomo ed uno sportivo, un uomo colto e sempre curioso di apprendere e pronto ad imparare e ad usare i più moderni strumenti di comunicazione. E’ vissuto fino all’ultimo con il coraggio semplice di chi non ha necessità di imporsi o di urlare ed il suo amore, il suo rispetto per la vita, sua ed altrui, restano per noi esempio da continuare a seguire.

    Arnaldo resterà con noi e con noi camminerà nei sentieri dello spirito continuando con il suo esempio, il suo affetto, i suoi suggerimenti ad essere ancora amico e maestro presente.

  • Il RES annuncia con profondo dolore la scomparsa del suo Past President Arnaldo FERRAGNI

    Per 30 anni funzionario del Parlamento Europeo, Arnaldo Ferragni, cremonese, prima di trasferirsi all’estero ha vissuto in Italia una serie di esperienze professionali e culturali. Ha iniziato nel 1948 vincendo un concorso nazionale per l’abilitazione all’insegnamento, che ha praticato per 12 anni. Nello stesso tempo ha svolto attività politica nella segreteria provinciale della Democrazia Cristiana come responsabile della SPES (Servizio propaganda e stampa) e come redattore del settimanale del partito La Riscossa. E’ stato delegato nazionale del Movimento giovanile, in questa funzione è stato membro per un anno della direzione nazionale del partito. Divenuto segretario generale dell’Unione Internazionale dei Giovani Democratico-cristiani (UIJDC), con sede a Parigi, ha vissuto nella capitale francese per due anni dove ha incontrato Alain Poher. Grazie a quell’incontro si trasferisce a Lussemburgo nel 1960 presso la segreteria del gruppo democratico cristiano del Parlamento europeo. Questa nuova funzione gli permette di svolgere un’attività politica diretta (segretario generale aggiunto) in seno alle NEI (Nouvelles Equipes Internationales) che a quell’epoca riunivano e rappresentavano i partiti democratici cristiani che esistevano in Europa. Nel 1962 diventa segretario generale aggiunto del Gruppo democratico cristiano al Parlamento europeo e segretario generale nel 1966. Dal 1972 al 1980 dirige l’Ufficio d’informazione per l’Italia del Parlamento europeo a Roma e nel 1979 si occupa della campagna pubblicitaria per le prime elezioni europee a suffragio universale. Tornato a Lussemburgo gestisce la direzione dell’informazione e delle relazioni pubbliche. Ha diretto la campagna pubblicitaria unica per le seconde elezioni europee e ha vissuto un’interessante esperienza nel settore della comunicazione.

    Dal 2011 ha raccontato, con passione, lungimiranza e profondo spirito di analisi, l’Europa sulle colonne del Patto Sociale.

    A luglio del 2020 ha dato alle stampe, per la Ulisse edizioni, il libro autobiografico Cronache di una vita, un intenso amarcord carico di nomi, luoghi, eventi personali e professionali che partono dall’infanzia, semplice e spensierata, nelle campagne della provincia italiana, attraversano la giovinezza incupita dalle atrocità della Seconda Guerra Mondiale e sfociano nel racconto della ricostruzione post bellica e della realizzazione di quel grande sogno chiamato Europa.

  • Messaggio di cordoglio

    L’Associazione RES  – Raggruppamento Europa Sociale, il Direttore, la Redazione e i collaboratori del Patto Sociale sono vicini al Prof. Francesco Pontelli, prezioso notista economico, per la perdita della cara madre. Da parte di tutti le più sentite condoglianze.

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