Tokyo

  • Tokyo 2020 senza pubblico straniero. E la staffetta della torcia sarà a porte chiuse

    La crisi pandemica non accenna a mostrare segnali di flessione e ha imposto all’esecutivo del Giappone quello che da qualche mese era più di un timore: niente spettatori provenienti dall’estero per seguire i Giochi Olimpici di Tokyo. Manca ancora l’ufficialità, gli organi governativi ne discuteranno col comitato organizzatore giapponese dei Giochi attraverso una riunione a distanza con il Cio alla fine di questo mese per prendere una decisione formale sulla questione, ma la valutazione fatta dal governo e anticipata da alcuni funzionari alla stampa locale appare molto più di un semplice orientamento. A meno di 4 mesi e mezzo dall’apertura dei più martoriati Giochi del dopoguerra, già slittati di un anno, si prospettano Olimpiadi ‘dimezzate’, ovvero senza il calore, il rumore e la partecipazione festosa da parte degli spettatori provenienti da ogni parte dei pianeta per stringersi in un abbraccio collettivo in nome dello sport.

    La ‘stretta’ è di fatto la conseguenza naturale di una emergenza senza fine. Il governo giapponese ha preso atto che accogliere i fan dall’estero durante i Giochi non è possibile dal punto di vista della sicurezza, alla luce anche delle forti preoccupazioni del pubblico giapponese per il coronavirus. E il fatto che in molti Paesi siano state rilevate varianti più contagiose ha alzato il livello di guardia. Ad aprile si capirà dunque quanti spettatori locali potranno entrare nelle sedi adibite per le varie discipline. Già si parla di ingressi contingentati. Ma un primo segnale di come potrebbero svolgersi i Giochi è arrivato con l’annuncio delle misure da adottare per il via della staffetta olimpica lungo le vari prefetture del Paese. La cerimonia di apertura in programma il 25 marzo si terrà a porte chiuse, senza spettatori proprio per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus. Proprio come un anno fa, quando dopo pochi giorni la fiaccola, arrivata da Atene, venne ‘parcheggiata’ in una teca, dopo l’ufficialità dello slittamento. La scelta di far svolgere la cerimonia della fiaccola senza pubblico è stata riferita dai funzionari dell’organizzazione alla luce dell’assenza di rallentamento del virus. Il comitato organizzatore ha infatti deciso che è essenziale svolgere la cerimonia nella prefettura nord-orientale di Fukushima senza pubblico, consentendo solo ai partecipanti e agli invitati di prendere parte all’evento, per evitare che si formino pericolosi assembramenti. Il mese scorso il comitato aveva diffuso una serie di contromisure per poter svolgere in sicurezza la staffetta della durata di 121 giorni. E già allora si temeva una soluzione drastica come quella appena presa.

    Dopo la cerimonia iniziale presso il centro sportivo di calcio, il J-Village, a 20 chilometri da Fukushima, circa 10.000 staffettisti porteranno la fiamma attraverso le 47 prefetture del Giappone prima di giungere allo stadio Olimpico di Tokyo per l’apertura dei Giochi il 23 luglio. Il centro sportivo è servito come base logistica nella battaglia contro la crisi nucleare innescata dal terremoto e dal conseguente tsunami dell’11 marzo 2011. Ed è stato scelto come punto di partenza della staffetta come emblema di rinascita e di ripresa della regione nord-orientale colpita dal disastro. Ora diventa il luogo simbolo per cercare di dare vita ai Giochi più lunghi e difficili della storia moderna.

  • Le Olimpiadi di Tokyo si disputeranno “con o senza Covid”. Parola del CIO

    I Giochi olimpici estivi di Tokyo, rinviati a causa della pandemia da Coronovirus si disputeranno “con o senza COVID”. Lo ha comunicato il vicepresidente del Comitato olimpico internazionale (CIO), John Coates.

    “I Giochi inizieranno il 23 luglio del prossimo anno”, ha detto all’AFP, aggiungendo che le Olimpiadi saranno ricordate come i “Giochi che hanno conquistato il COVID”.

    All’inizio di luglio, il CIO aveva proposto di ospitare l’evento con un “pubblico limitato”, idea che è stata poi respinta. A maggio, il presidente del CIO aveva affermato che i Giochi di Tokyo 2020 rinviati sarebbero stati annullati se non si sarebbero potuti tenere nel 2021 a causa della pandemia di coronavirus.

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