Attualità

Cambiare regole, leggi, controlli

Bandiere a mezz’asta, lutto cittadino o nazionale, lacrime, cordoglio, dichiarazioni, promesse, sconcerto ma le morti di Firenze, e almeno una parte delle più delle mille morti di lavoratori avvenute del 2023, potevano essere evitate con leggi diverse, con controlli attenti, con procedimenti giudiziari celeri e pene esemplari per chi nel passato aveva causato lutti e tragedie.

Ora si parla di rendere uguali le norme che già vigono nel pubblico anche per i cantieri privati, come se in un paese civile fosse  normale avere sistemi di controllo diversi tra cantiere pubblico e cantiere privato!

Non crediamo che la normativa europea, alla quale il Ministro Salvini dice di essersi adeguato per il nuovo codice degli appalti, contempli che in un cantiere privato si possa anche morire mentre in quello pubblico il lavoratore ha le tutele necessarie.

Non crediamo che la normativa europea tolleri l’utilizzo di materiali di scarsa qualità ed elevata pericolosità, l’utilizzo di persone non idonee, per esperienza e qualifica, al tipo di lavoro al quale sono chiamate, o che non sono in regola, ed una serie infinita di sub appalti per lo stesso lavoro.

Non crediamo che la normativa europea tolleri la mancanza di controllo nei cantieri da parte di coloro che, in nome degli organi pubblici, sono preposti alla verifica del rispetto delle normative per la sicurezza, per la qualità del materiale utilizzato, per l’idoneità del personale.

Le disgrazie possono qualche volta succedere per fatalità ma stiamo assistendo ad una vera mattanza per colpa  di incurie pubbliche e private e, aggiungiamo, fatte con il preciso intento di risparmiare e guadagnare di più.

Governo e sindacato, e le opposizioni che hanno governato fino ad ieri, dopo le necessarie e consuete, quanto inutili, dichiarazioni pensino ora a come cambiare regole, leggi, controlli visto che fino ad ora non hanno funzionato.

Al prossimo lutto, se ancora non avranno fatto niente, si astengano da lacrime di coccodrillo e sappiano che già da ora una parte di responsabilità è tutta loro.

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