Costume e Società

Storie dell’arte per quasi principianti

Nel suo nuovo libro, Valter Curzi prova a raccontare come chiunque può imparare ad apprezzare dipinti, opere, quadri

Cosa rimane al turista dopo una visita ad un museo? Quali curiosità lo spingono a visionare una mostra, una collezione permanente, sale ricche di quadri, sculture o reperti storici? E soprattutto, turisti o visitatori, quanto riflettiamo su ciò che abbiamo visto e/o quanto tutto rischia piuttosto di esaurirsi nella superficialità e nella frettolosità? Sono alcune delle curiosità – alla luce del numero sempre crescente di visitatori di mostre, musei, gallerie d’arte – alle quali Valter Curzi, professore ordinario di Storia dell’Arte moderna alla Sapienza Università di Roma, dove dirige la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici, ha cercato di rispondere nel suo libro Storie dell’arte per quasi principianti, edito da Skira. Lungi dall’essere un decalogo sulle modalità con le quali ci si approccia ad un’opera d’arte, il testo vuole trasformare tale incontro in una festa dove consapevolezza e godimento dialogano tra loro. Decifrare e raccontare il concetto mutevole dell’opera d’arte e della bellezza, attraversarne la storia, è operazione di certo non facile, ma è possibile coniugare la conoscenza con l’emozione. Si tratta di fornire, anche ai non addetti ai lavori, alcuni strumenti disciplinari e alcune riflessioni metodologiche attraverso la narrazione. Articolato in cinque capitoli che affrontano tematicamente la Storia dell’Arte tra Quattrocento e Settecento (contesto, “etichette” storico-artistiche, soggetto, stile, eredità artistiche), con alcune incursioni finali nel XXI secolo, questo libro è rivolto a studenti e “principianti” che vogliano scoprire i molteplici codici interpretativi dell’arte, riflettendo al contempo sugli strumenti che possono renderci maggiormente familiari musei e monumenti che costellano le nostre città e il nostro territorio.

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