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Riconoscimento morale a Lampedusa

Se non ricordo male… nell’anno 2005 e dintorni vi furono molte polemiche con l’Unione europea per i continui sbarchi a Lampedusa e per come, secondo certe forze politiche di sinistra, l’Italia non era sufficientemente attenta ai problemi dell’immigrazione. Anche l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva ricordato che c’era bisogno di più Europa e di un’Europa che parlasse con una voce sola, almeno per quanto riguardava – e continua a riguardare – il problema dell’immigrazione.

Non torneremo su quanto abbiamo già detto innumerevoli volte, e cioè che sarebbe stato necessario allora ed è quanto mai necessario ora, da un lato rivedere il trattato di Dublino e dall’altro avere finalmente il coraggio di interventi specifici nei Paesi del Nord Africa nei quali i migranti sono spesso, in campi lager, vittime di abusi, soprusi e preda dei trafficanti di esseri umani.

La recente crisi economica e politica in Tunisia, con decine e decine di migliaia di persone pronte a sfidare la morte per raggiungere l’Italia, così come l’annosa instabilità politica in Libia, dove anche i miliziani putiniani della Wagner hanno la loro parte di responsabilità, fanno ben comprendere come ogni giorno di più si dovranno affrontare salvataggi e contare le vittime di chi in mare non ha trovato il necessario soccorso.

Certamente nelle ultime settimane la Commissione europea ha dimostrato maggiori aperture e più concreto interesse ad affrontare con l’Italia quei problemi dell’immigrazione che Paesi come Malta, la Grecia e la stessa Francia non possono o non vogliono condividere. Ma ora c’è bisogno di atti concreti immediati per i quali ancora non vediamo iniziative sufficienti: soltanto nelle ultime ore più di 1.500 migranti sono sbarcati a Lampedusa ed altri 1.500 sono su pescherecci o barchini in balia delle onde (l’Italia sta cercando di salvarli).

Credo che, mentre attendiamo le soluzioni urgenti che occorrono, sia necessario anche che l’Europa dia un giusto riconoscimento morale a Lampedusa e a tutti gli altri punti di approdo che in questi mesi hanno affrontato l’arrivo di decine di sbarchi. Quella stessa Europa che in parte contestava Lampedusa oggi forse dovrebbe chiedere scusa per i deputati che allora la mettevano sotto accusa.

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