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In Italia 5000 circoncisioni l’anno, 35% clandestine

Per motivi culturali, religiosi o igienici tra i 4.000 ed i 5.000 bambini stranieri ogni anno in Italia vengono sottoposti alla circoncisione, di questi tra i 1400 ed 1750, pari al 35%, subiscono la pratica clandestinamente, e spesso non da medici, con il rischio concreto di infezioni ed emorragie che in alcuni caso possono diventare letali per i piccoli. Ai bambini che muoiono si aggiungono quelli, e sono centinaia ogni anno, che arrivano al pronto soccorso con malformazioni o infezioni e spesso danni permanenti.

A causa di una grave emorragia un bambino è morto nel 2019 a Genova, un altro era morto nel dicembre 2018 a Monterotondo, in provincia di Roma, nel 2016 morì un bimbo a Torino e prima ancora ci furono altre vittime a Treviso e Bari. I dati dei bimbi circoncisi in Italia raddoppiano, arrivando a 9.000/10.000 bambini l’anno, se si considerano quelli che, pur vivendo in Italia, durante le festività – soprattutto mussulmane – vengono sottoposti alla pratica nei Paesi d’origine. Ad alimentare il mercato clandestino sono anche i molti irregolari che ovviamente non possono rivolgersi a strutture autorizzate. Nei paesi d’origine la circoncisione, che non viene praticata dai medici, costa pochissimo, spesso basta un’offerta e in alcuni paesi rappresenta una festa, come il battesimo per i cattolici, a cui tutta la famiglia partecipa. In Italia privatamente i costi raggiungono anche i 2500 euro, con picchi fino 4000 euro.

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