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L’italiano Marino dall’Ansaldo alla guida del colosso giapponese dei treni Hitachi Rail

Un ingegnere italiano alla guida del colosso giapponese del mercato dei treni. E’ Giuseppe Marino, il nuovo Ceo Group di Hitachi Rail che prende il posto dell’inglese Andrew Barr. Bresciano, 58 anni, ingegnere meccanico con un master in management, il suo mandato partirà il prossimo primo aprile e la sua missione sarà quella di guidare il business nel raggiungimento degli obiettivi sociali, ambientali ed economici del Mid Term Management Plan di Hitachi per il 2024.

Marino arriva alla guida della divisione nel momento in cui si sta perfezionando l’acquisto da parte di Hitachi del business Ground Transportation Systems di Thales per un valore di un miliardo e 660 milioni di euro, come annunciato dalla società nei mesi scorsi. Altro dossier sul tavolo dell’ingegnere italiano sarà quello del Pnrr, che prevede investimenti nel campo ferroviario per ammodernare linee e flotte del nostro Paese. «Sono orgoglioso di tornare in Hitachi Rail in questo momento così entusiasmante» ha dichiarato Marino. «Il mio impegno sarà orientato a soddisfare i nostri clienti e la società, guidando i nostri team verso soluzioni pionieristiche più green e digitali e completando con successo l’acquisizione di Thales Ground Transportation Business».

Marino ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di amministratore delegato e direttore generale di Ansaldo Energia, l’azienda che guidava da oltre tre anni, controllata da Cdp Equity, in cui rimarrà fino al prossimo 31 marzo. La società genovese, costruttrice di turbine e attiva anche nel campo delle rinnovabili e del nucleare, sta per ultimare un complesso processo di ricapitalizzazione che vede coinvolti azionisti, banche creditrici e detentori di obbligazioni. «Il piano di rilancio di Ansaldo Energia prosegue senza cambiamenti secondo il percorso tracciato da me e dal consiglio di amministrazione dell’azienda e con il supporto dell’azionista Cassa Depositi e Prestiti», ha assicurato Marino spiegando che l’obiettivo è «la realizzazione della manovra di ricapitalizzazione, con la previsione di approvarla entro il 31 marzo».

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