Interviste

Le priorità per Milano? Università, medicina territoriale, sicurezza e viabilità

Non ha dubbi Maurizio Cavallini, candidato al Consiglio comunale del capoluogo meneghino nella lista civica di Luca Bernardo

Nell’avvicinarsi della data per le elezioni del Sindaco di Milano abbiamo incontrato il Dottor Maurizio Cavallini, candidato al Consiglio comunale di Milano, medico chirurgo, docente e attualmente responsabile del servizio di dermatologia e dermatochirurgia in una importante realtà sanitaria milanese. Chiediamo al dott. Cavallini il perché della sua scelta di mettersi in gioco nella lista civica a sostegno del candidato sindaco Luca Bernardo.

1) Quali sono le motivazione che l’hanno spinta a scendere in politica e a partecipare alla lista civica di Bernardo?

Il mio impegno per Milano nasce dal grande amore per la mia città nella quale sono nato e dove mi sono formato e ho costruito le basi della mia carriera medica. Mi sono convinto che mettere a disposizione preparazione, idee e competenza potesse portare un valore aggiunto alla mia città, in una visione condivisa con il candidato sindaco Luca Bernardo che è medico come me. Così ho deciso di scegliere questa lista nella quale professionisti di vari settori delle realtà produttive e culturali di Milano hanno voluto mettersi insieme, ognuno con le proprie storie di formazione e di lavoro, per offrire un contributo non ideologizzato.

2) Quindi da medico, dottor Cavallini, quali sono le sue proposte su sanità, assistenza, università?

Milano ha un sistema universitario tra i più sviluppati al mondo e che può contare quasi 200.000 studenti iscritti nelle otto università presenti sul territorio milanese. Le mie priorità, in questo campo, sono quelle non solo di trovare nuovi e ulteriori spazi di didattica (pensiamo ad esempio a completare velocemente il polo della ricerca sull’ex area Expo), ma anche di organizzare, attraverso il patrimonio immobiliare comunale e l’aiuto di fondi privati e/o istituzionali, un nuovo asset di alloggi per studenti, congrui e dignitosi, per garantire il percorso formativo e una la associativa.

3) La recente pandemia ha messo in luce diverse problematiche nel campo della assistenza sanitaria. Quali progetti vede nella Milano di domani?

Sicuramente l’idea vincente sarà quella di ridare maggiore sviluppo alla medicina territoriale, garantendo, in accordo con la Regione, maggiori spazi per presidi sanitari territoriali e incentivi alla presenza di più medici di base nei quartieri, soprattutto delle periferie, anche offrendo spazi, con particolari convenzioni, che incentivino la loro presenza sul territorio. Vi sarà poi da affrontare, a livello nazionale oltre che regionale e locale, anche il problema dei medici di base che stanno per andare in pensione perché devono essere subito sostituiti. Il territorio ha bisogno di medici presenti e competenti. La pandemia ha dimostrato che la prima prevenzione per ogni malattia, e la conseguente cura, passa proprio dal territorio.

4) Quali altre problematiche la hanno stimolata per impegnarsi in questa sfida elettorale?

Sicuramente due aspetti ai quali tengo e che avverto come prioritari anche dopo diversi confronti con i miei concittadini: da una parte la sicurezza, occorre un maggiore presidio territoriale (assunzione di almeno 600 nuovi vigili come da programma, creazione di un nucleo di polizia locale dedicato unicamente alla sorveglianza costante sulle linee Atm di superficie e della metropolitana e il rinnovo del “patto per Milano sicura” con inserimento di persone appartenenti alle Forze dell’Ordine in quiescenza come ausiliari  e  volontari), dall’altra la viabilità, eliminando prima di tutto lo scempio che la giunta Sala ha perpetrato alla città di Milano con le piste ciclabili, vedi Corso Buenos Aires in primis, molte sono mal concepite e realizzate e creano più problemi invece che agevolare la viabilità. Penso inoltre all’avvio di un nuovo piano di parcheggi comunali che permettano a tutti di trovare il modo (per chi vuole) di usare il proprio mezzo per spostarsi, senza dover pagare tariffe molto care, insostenibili alla lunga.

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Raffaella Bisceglia

Pugliese trapiantata a Milano da 13 anni, è laureata in Lingue e Letterature Straniere. Giornalista professionista dal 2001 attualmente svolge l’attività di addetta stampa e collabora con Famiglia Cristiana e Cronaca Qui. In passato ha lavorato, tra gli altri, per le emittenti televisive Telenova e Telepiù, per il quotidiano Il Meridiano e scritto di calcio e televisione per i siti Calciomercato.com e Datasport e il settimanale Controcampo.

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