‘Viva l’Italia’
Mentre si assiste ad una corsa nel sostegno a chi ha urlato alla Scala
“Viva l’Italia antifascista” modestamente anch’io dico:
” Viva l’Italia”. Il mio Paese
che una classe politica urlante
non merita
perché non dimostra rispetto
con il silenzio neppure in un luogo come la Scala di Milano
Viva l’Italia
liberale e repubblicana
depurata da queste polemiche
e con una classe politica nutrita
con slogan per celare il vuoto siderale
Viva l’Italia
la mia Italia
e non la vostra che
avete distrutto economicamente
nell’ultimo trentennio rendendola
l’unica con una decrescita del reddito in Europa
Viva l’Italia
che agli inutili corsi di affettività nelle scuole
non manda un prete
ma neanche un esponente LGBT
Viva l’Italia
nella quale
la sanità viene gestita
come servizio
e non come business
Viva l’Italia
che preferisce
come modello politico la democrazia diretta
ed economico la Svizzera
Viva l’Italia
che invece di svendere il proprio patrimonio industriale e societario
investe per arricchire la propria economia
Viva l’Italia
la cui crescita economica viene quantificata soprattutto
dalla creazione
di posti di lavoro a tempo indeterminato
Viva l’Italia
nella quale il merito conta più della conoscenza
e la stessa università si dimostra indipendente e non complice della politica
Viva l’Italia
che tutela le minoranze di ogni sorta
ma non certo penalizzando la maggioranza
Viva l’Italia
con un sistema elettorale che permetta di scegliere il candidato
e non implichi soprattutto l’elezione
della sua intera famiglia
Viva l’Italia
che riesce a distaccarsi dai modelli politici ed ideologici del millennio precedente
come fascismo e comunismo
Viva l’Italia
nella quale i giornali non si schierano politicamente
ma contestano i fatti indipendentemente da chi li commette
Viva l’Italia
in grado di realizzare perlomeno
una pista di bob a Cortina d’Ampezzo
per le prossime Olimpiadi invernali 2026
Viva l’Italia
della quale
all’estero non dobbiamo vergognarci
come adesso
Viva l’Italia
Secolarizzata, lontana da una chiesa che si fa influenzare da un no-global senza arte né parte
Viva l’Italia quindi.
Ma che sia un’Italia
libera da tutti quelli
che oggi si identificano semplicemente
in un slogan “antifascista”
ma già domani
torneranno a lavorare per i propri interessi politici, ideologici ed economici
anche contro quelli dell’intera Nazione
Viva l’Italia
ma libera da tutti quelli che si sentono autorizzati
ad occupare incarichi pubblici con la propria famiglia
Viva l’Italia
nella quale il mandato elettorale non rappresenta una competenza acquisita
ma semplicemente l’opportunità di circondarsi di persone preparate
che permettono di realizzare quanto promesso in campagna elettorale
Viva l’Italia
che non è quella che
ci sta lasciando chi
si esalta per uno slogan
oppure finge di non sentire
Viva l’Italia che merita molto più di questo.