Toghe&Teglie: mezzi ziti con broccoli in tegame e mollica tostata
Rossella Perricone
Buona settimana ai lettori affezionati di questa rubrica da Rossella Perricone della sezione “profondo Sud” di Toghe & Teglie. La ricetta che vi propongo questa settimana è stata tradotta in italiano per il titolo ma – non riesco a spiegarmi il motivo – viene più gustosa con il suo nome originale: mezzi siti cu u vrocculu arriminatu e muddica atturrata e per realizzarla, diciamo per tre quattro persone (in Sicilia anche solo due…), vi serviranno:
50 grammi di uva passa, un cavolfiore bianco, 100 grammi di cipolla dorata, mollica di pane raffermo a volontà, olio evo q.b., cinque sarde sotto sale, 50 grammi di pinoli, una bustina di zafferano, sale e pepe q.b. e – ovviamente – ziti (o anche bucatini) spezzati in quantità “ad appetito”.
Passiamo alla preparazione:
fate ammorbidire l’uva passa in una bacinella di acqua tiepida ed intanto eliminate le foglie verdi del cavolfiore e la parte centrale più legnosa, poi dividetelo in cimette da lessare in acqua salata che conserverete dopo aver scolato.
Tagliate la cipolla a fette sottili e rosolatela con l’olio e le sarde dissalate e private della lisca centrale. Una volta sciolte le sarde, alzate il fuoco, aggiungete i pinoli, l’uvetta scolata e fate andare a fuoco moderato per qualche minuto.
A questo punto inserite anche le cimette di cavolfiore e lo zafferano sciolto in un po’ di acqua di cottura, mescolando continuamente per far rompere le cimette. Se serve, aggiungete altra acqua di cottura, sale e pepe.
Su un fuoco a parte saltate la mollica in padella con l’olio per renderla croccante, salatela leggermente e siete pronti per far bollire la pasta rigorosamente nell’acqua di cottura dei cavolfiori; scolatela al dente e mettetela in padella con il condimento mescolando bene il tutto.
Completate, al servizio, aspergendo le porzioni con la mollica di pane croccante a mo’ di formaggio grattugiato, un filo di olio e del peperoncino frantumato per dare al piatto una leggera nota piccante che non guasta.
Un caro saluto a tutti e buon appetito!