aiuto

  • La Commissione cerca esperti da inserire nella rete per la prevenzione degli abusi sessuali sui minori

    La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare candidature per aderire alla rete per la prevenzione degli abusi sessuali sui minori.

    La rete è stata recentemente istituita per rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra la Commissione, gli Stati membri, i ricercatori, gli operatori in prima linea e altri portatori di interessi chiave. Il suo obiettivo è sostenere l’efficace attuazione della legislazione, dei programmi e delle politiche dell’UE in materia di prevenzione dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori. La rete si occuperà di tutte le dimensioni della prevenzione, compresa la riduzione del rischio di reati o recidivi da parte di individui e la riduzione della probabilità che i minori diventino vittime.

    Oltre a promuovere la collaborazione e lo scambio di migliori pratiche, la rete informerà la ricerca, agevolerà la cooperazione con i principali partner a livello sia dell’UE che internazionale, offrendo nel contempo sostegno alla Commissione e agli Stati membri nell’efficace attuazione dei programmi di prevenzione.

    Con l’istituzione della rete, la Commissione realizza un’iniziativa chiave della strategia dell’UE per una lotta più efficace contro gli abusi sessuali sui minori, ribadendo il suo forte impegno a favore della prevenzione quale elemento centrale della lotta contro gli abusi sessuali sui minori.

    L’invito a presentare candidature è aperto fino al 15 settembre a singoli esperti e organizzazioni attive nel settore della prevenzione dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori.

  • Telefono Amico Italia: nel 2024 110mila richiesta d’aiuto, oltre 300 al giorno. E in estate aumenta il rischio di isolamento sociale

    Sono state quasi 110mila le richieste d’aiuto ricevute nel 2024 da Telefono Amico Italia, in media oltre 300 al giorno. Il numero unico nazionale dell’organizzazione di volontariato, con 95mila chiamate ricevute, ha offerto oltre 22.200 ore di ascolto, pari a 929 giorni. In crescita rispetto all’anno precedente, in cui le ore di ascolto erano state circa 21.600 (903 giorni). Questo nonostante le chiamate siano diminuite rispetto all’anno precedente, del 6%. La durata delle telefonate, però, si è allungata, in media circa 21 minuti, come ribadisce la presidente di Telefono Amico Italia, Cristina Rigon, che aggiunge: “Chi chiama ha bisogno di instaurare una relazione, non solo di esternare qualcosa che lo affligge. Ha bisogno di trovare qualcuno che gli dedichi del tempo.»

    Al contrario del telefono, gli altri strumenti, la chat di Whatsapp Amico e il servizio di email, hanno anche visto aumentare i propri utenti: del 13% il primo e del 17% il secondo, usati in maggioranza da giovani.

    I mesi estivi per chi vive una situazione di fragilità psicologica possono essere molto difficili poiché il senso di solitudine si accresce anche a causa di immagini che evocano senso di felicità e socializzazione. Come afferma il Prof. Maurizio Pompili, Professore Ordinario di Psichiatria presso Sapienza Università di Roma e Direttore della Unità Operativa Complessa di Psichiatria presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma, “Ii rallentamento o la sospensione di attività lavorative, scolastiche o ricreative durante l’estate, in persone già alle prese con sentimenti di solitudine, possono generare un vuoto interiore e una sensazione di isolamento. Non dimentichiamo, poi, che il caldo e le alterazioni del ritmo sonno-veglia possono influire negativamente sull’equilibrio psicofisico, magari esasperando condizioni preesistenti come l’ansia o la depressione”. E suggerisce di coltivare un un hobby, approfondire un interesse, fare volontariato e praticare attività fisica tenendo conto del proprio stato di salute e dell’età.

    Nel 2024 Telefono Amico Italia ha ricevuto quasi 95mila richieste d’aiuto attraverso il servizio telefonico (raggiungibile allo 02 2327 2327), quasi 13mila all’interno di Whatsapp Amico (numero 324 011 7252) e quasi 3mila per email attraverso la compilazione del form anonimo sul sito www.telefonoamico.it.

    Il servizio telefonico è stato utilizzato in egual misura da donne e uomini, ma con differenze di età: hanno chiamato in prevalenza persone tra i 56 e 65 anni (25%), persone tra i 36 e 45 anni (21%) e tra i 46 e 55 (20%). La maggior parte (60%) ha chiamato per problematiche legate all’area del sé (come solitudine, disagio psicologico, tematiche esistenziali, malattia…); il 20% ha poi chiamato per problemi legati alle relazioni e il 7% legati alla sessualità.

    Chi ha scritto su Whatsapp Amico o alla email è invece in gran parte donna (Whatsapp 65%; mail 67%) e giovane. Tra chi scrive su Whatsapp il 27% ha tra i 26 e i 35 anni, il 21% tra i 19 e i 25 anni e il 17% tra i 36 e 45 anni; tra chi usa la mail il 21% ha tra i 26 e 35 anni, il 19% tra i 19 e 25 anni e il 12,6% tra i 15 e i 18 anni.

    I problemi che spingono a scrivere a questi due servizi sono legati all’area del sé (Whatsapp 59%, mail 63%), alle relazioni (Whatsapp 28%, mail 26%) e all’emarginazione (Whatsapp 7%, mail 5%).

    In occasione della presentazione dei dati annuali dell’organizzazione, Telefono Amico Italia annuncia anche una nuova collaborazione finalizzata alla ricerca con il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Il progetto prevede l’applicazione di metodi statistici e di intelligenza artificiale all’analisi dei dati anonimi provenienti dal servizio di ascolto di Telefono Amico Italia, con l’obiettivo di estrarre indicatori di “sentiment” legati al benessere emotivo. Di questi indicatori si analizzerà la potenziale capacità di spiegare e predire fenomeni economici e sociali. La collaborazione rappresenta un esempio concreto di sinergia tra ricerca accademica e terzo settore, con l’obiettivo di generare conoscenza utile e socialmente rilevante.

    L’ascolto di Telefono Amico Italia è garantito da oltre 600 volontari, distribuiti in 20 centri locali lungo tutta la penisola e un centro delocalizzato (TAG – Telefono Amico Generation), che permettono di essere presenti, per chi ha bisogno, 365 giorni all’anno, dalle 9 alle 24. Telefono Amico Italia è sempre alla ricerca di nuovi volontari che aiutino a gestire le numerose richieste d’aiuto. Chiunque fosse interessato ad entrare nella squadra di Telefono Amico Italia può scrivere all’indirizzo volontari@telefonoamico.it; sarà indirizzato al centro locale più vicino dove potrà svolgere un corso pratico-teorico di circa 6 mesi, al termine del quale potrà iniziare l’attività di ascolto. Chi si trova in una città in cui non è presente un centro territoriale e ha un’età compresa tra i 18 e i 40 anni può fare richiesta per il centro virtuale di TAG – Telefono Amico Generation.

  • Dalla Commissione un sostegno alle imprese dell’Italia meridionale per le conseguenze della guerra russo-ucraina

    La Commissione europea ha approvato modifiche a un regime italiano esistente a sostegno delle imprese attive nell’Italia meridionale nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina.

    L’aiuto consisterà in una riduzione del 30% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati attivi nelle regioni meridionali dell’Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che risentono delle conseguenze socioeconomiche derivanti dalla guerra della Russia contro l’Ucraina.

    L’Italia ha notificato due modifiche al regime esistente consistenti in un aumento di bilancio di 2,9 miliardi di euro e una proroga del periodo in cui si applica la riduzione dei contributi previdenziali fino al 31 dicembre 2024.

  • Quasi 3 italiani su 10 hanno bisogno di aiuto economico da parenti

    L’Osservatorio Mensile Findomestic (Gruppo Bnp Paribas) ha rilevato che negli ultimi anni quasi 3 italiani su 10 (29%) hanno ricevuto un aiuto economico dalla propria famiglia, la maggior parte (23%) in modo ricorrente, soprattutto per pagare le bollette e la spesa alimentare; il 10%, invece, ha ricevuto un sostegno economico una tantum dai propri familiari sotto forma di prestito, donazione di denaro o di beni importanti. Sono soprattutto i genitori (60%) a prestare aiuto e in percentuale minore (13%) fratelli o sorelle. «L’analisi di febbraio – commenta Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic – evidenzia una situazione economica che per il 40% delle famiglie italiane continua a essere “molto” o “abbastanza” problematica. Oltre la metà (52%) negli ultimi 3 mesi non è riuscita a risparmiare nulla del reddito guadagnato e l’inflazione rimane saldamente la preoccupazione principale di 6 italiani su 10. In questo quadro, secondo la nostra ultima indagine, l’aiuto familiare, spesso intergenerazionale, si rileva fondamentale per 3 famiglie su 10».

    Gli ecoincentivi per le auto a motore termico a basse emissioni (i più utilizzati dagli italiani) si sono esauriti in poche settimane frenando le intenzioni d’acquisto di auto nuove (-11,5%) e trascinando al ribasso (-8,3%) la propensione media all’acquisto degli italiani per i prossimi 3 mesi. Come rilevato dall’Osservatorio Findomestic, quello della mobilità (anche la propensione all’acquisto di auto usate e motoveicoli è in calo, rispettivamente del 16,5% e 18,2%) non è l’unico settore che soffre: nell’ambiente domestico flessione a doppia cifra per impianti di isolamento termico (-19,5%) e piccoli elettrodomestici (-11,4%). Arretrano anche i grandi elettrodomestici (-6,3%), i mobili (-4,5%), gli infissi (-2,4%) e le caldaie a condensazione e biomassa (-0,9%). Al contrario risultano in crescita pompe di calore (+8,3%) e impianti fotovoltaici/solari termici (+6,5%). Segno “meno” per la propensione agli acquisti nel comparto tecnologico: fotocamere (-4,7%), tablet (-4,9%), TV (-6,5%), telefonia (-10,2%) e PC (-13,5%). «I consumatori – ha aggiunto Bardazzi – sono proiettati verso la bella stagione: le intenzioni d’acquisto di monopattini (+28%) ed e-bike (6%) crescono così come quelle dei viaggi (+10,8%) che compensano gli andamenti negativi di altri segmenti del settore “tempo libero”: -8,4% per le attrezzature sportive e -6,4% per il fai da te».

  • Suicidio: aumentate del 37% dal 2022 le richieste d’aiuto a Telefono Amico

    Oltre 3.700 richieste d’aiuto per gestire pensieri suicidi in sei mesi, il 37% in più rispetto al primo semestre del 2022. È quanto emerge dai dati diffusi dall’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, che ricorrerà domenica 10 settembre. Le segnalazioni sono arrivate prevalentemente da giovani tra i 19 e i 35 anni (il 18% tra i 26 e i 35 e il 17% tra i 19 e i 25) e da adulti tra i 46 e i 55 anni (il 16%), ma negli ultimi anni è stato registrato un aumento di contatti anche da parte dei giovanissimi (under 19) che chiedono aiuto soprattutto via Whatsapp e mail.

    «Nel 2022 abbiamo raccolto complessivamente quasi 6.000 richieste d’aiuto da parte di persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro, un numero enorme che, se prosegue la tendenza dei primi sei mesi del 2023, quest’anno rischia di registrare un ulteriore aumento» – precisa la presidente di Telefono Amico Italia Monica Petra, sottolineando l’importanza e l’urgenza di interventi incisivi sul fronte della prevenzione, che passa anche dal prendersi cura di sé stessi.

    «Gli individui a rischio di suicidio non vorrebbero pensare alla morte, bensì vorrebbero veder alleviato il proprio dolore mentale; una manovra attuabile comprendendo lo stato di sofferenza, grazie anche all’intervento di professionisti della salute e di volontari. Esistono, tradizionalmente, dei fattori protettivi che vengono annoverati nell’abito della prevenzione del suicidio – afferma il Professor Maurizio Pompili, Professore Ordinario di Psichiatria presso Sapienza Università di Roma e Direttore della Unità Operativa Complessa di Psichiatria presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma. “Sono classicamente definiti come fattori protettivi l’avere una rete sociale e familiare efficace, avere bambini in casa, coltivare una dimensione spirituale. E ancora avere del tempo da dedicare ad un’attività ricreativa, un hobby o degli interessi che rechino appagamento all’individuo, mettere quindi un freno all’attività lavorativa, non andare incontro al superlavoro. Anche il sonno è un elemento fondamentale, il rischio di suicidio germoglia, infatti, dove ci sono insonnia, ansia e agitazione ed è quindi importante avere un buon riposo notturno. Infine, comportamenti a rischio sono l’abuso di alcool e droghe: evitarli è, quindi, sicuramente protettivo per la mente».

    Il servizio telefonico è stato utilizzato prevalentemente da uomini (il 52,5%); le donne, invece, preferiscono usare il servizio Whatsapp Amico (il 58% delle chat è avviata da donne) e la Mail@mica (il 63,5% delle persone che scrivono è donna). Anche per quanto riguarda il parametro generazionale i tre servizi si discostano. A chiamare sono stati in maggioranza adulti tra i 46 ai 55 anni (il 18,5%) seguiti da persone tra i 26 e i 35 anni (il 17,5%) e tra i 36 e 45 (il 16,5%). A scrivere in chat sono stati, invece, in maggioranza giovani dai 19 ai 25 anni (il 26%), seguiti dalla fascia tra i 26 ai 35 (il 22%) e dai giovanissimi tra i 15 e i 18 anni (19%). Anche la mail è stata usata in prevalenza da giovani tra i 15 e i 18 anni e tra i 19 e i 25 anni (entrambi al 18%), seguiti dagli adulti tra i 46 e i 55 anni (13%).

    Nel complesso, considerando tutti e tre gli strumenti di ascolto, il 29% delle richieste d’aiuto relative al suicidio arrivano da under 26.

    Per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione del suicidio e del prendersi cura di sé stessi, domenica 10 settembre, Telefono Amico Italia organizza l’evento di piazza Non parlarne è 1 suicidio. I volontari dell’organizzazione, presenti in 20 piazze italiane, incontreranno i cittadini invitandoli a lasciare un pensiero che possa essere di aiuto per chi sta vivendo un momento di difficoltà. Tutti i biglietti, uno accanto all’altro su un apposito pannello, andranno a dare risposta alla domanda “In un momento difficile come ti prendi cura di te?”.

    Nel weekend, inoltre, in alcune città un monumento rappresentativo sarà illuminato con luce blu, il colore che contraddistingue Telefono Amico Italia.

    L’hashtag dell’evento è #nonparlarneè1suicidio, ha l’obiettivo di sottolineare il fatto che di suicidio si può e si deve parlare perché il primo passo per fare prevenzione è rompere quel tabù che purtroppo ancora esiste su questo tema.

  • Nuovi orientamenti per aiutare i paesi dell’UE ad aggiornare le loro strategie di adattamento ai cambiamenti climatici

    La Commissione europea ha adottato una nuova serie di orientamenti per assistere gli Stati membri nell’aggiornamento e nell’attuazione di strategie, piani e politiche nazionali di adattamento complete, in linea con legge europea sul clima e con la strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici.

    Dalle ondate di calore estremo alle siccità devastanti, dai rovinosi incendi boschivi all’innalzamento del livello dei mari, con la conseguente erosione delle coste, gli inevitabili impatti dei cambiamenti climatici incontrollati sono ben noti e stanno ormai iniziando a manifestarsi concretamente. Le ultime conclusioni della relazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) sottolineano l’urgenza di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici. Gli orientamenti pubblicati oggi intendono aiutare gli Stati membri a migliorare i preparativi per questa realtà emergente, caratterizzata da un rapido aumento della frequenza con cui si manifestano tali fenomeni.

    La Commissione punta a sostenere gli Stati membri nell’adozione di un approccio globale all’elaborazione delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici grazie a un coordinamento e a un’integrazione multilivello, sia sul piano orizzontale che a tutti i livelli degli enti subnazionali. Gli orientamenti comprendono anche un elenco completo delle principali caratteristiche della politica di adattamento. Per migliorare le strategie e i piani di adattamento degli Stati membri, gli orientamenti propongono inoltre nuovi temi e settori strategici di cui tenere conto all’atto di elaborare politiche volte a garantire risultati migliori.

  • Pensiero della sera

    Una volta, quando nei film perdevano i cattivi e vincevano i buoni, l’Italia aveva prodotto Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più.
    Oggi, in una realtà nella quale sembra che in troppi tengano per il cattivo, almeno per non essere coinvolti in iniziative di solidarietà che potrebbero comportare qualche sacrificio, i film potrebbero avere come titolo “Per un pugno di voti” e “Per qualche  voto in più”. I voti che i pacifici Conte e Salvini, ma non solo, pensano di poter ottenere con le loro dichiarazioni specie delle ultime settimane.
    No vax, no pass fino a no armi all’Ucraina come se la pace, tanto spesso invocata, potesse essere imposta a Putin, che ha iniziato la guerra e continua a dire no anche ad un provvisorio cessate il fuoco, o come se fosse normale che gli ucraini si dovessero immolare lasciandosi colonizzare dai russi e dai ceceni.
    Torna in mente un vecchio detto dei tempi nei quali gli stranieri andavano e venivano conquistando parti della nostra penisola: viva la Franza, viva la Spagna basta che si mangi.
    Così nell’epoca del pensiero debole, liquido, o meglio del non pensiero, meglio Putin che ci dà il gas o meglio gli ucraini che dovremmo aiutare per salvare quel po’di libertà e democrazia che resta nella nostra società sempre più egoista, distratta, ignorante?

    Non possiamo dire, come nella poesia dedicata alla morte di Napoleone “ai posteri l’ardua sentenza”, noi dobbiamo decidere ora se vogliamo salvare vite umane. Diamo armi all’Ucraina, giochiamo tutte le carte per portare il grano ucraino alle popolazioni che lo stanno aspettando, abbiamo il coraggio di impegnarci e rischiare perché adesso è adesso.

  • Ucraina, 8 marzo il giorno che impone una scelta

    Incanaliamo, indirizziamo l’ira, lo sdegno, il dolore verso azioni concrete. Gli italiani, come tanti altri popoli europei, e non solo, stanno dando prova di grande solidarietà aiutando i milioni di persone in fuga dalla criminale guerra voluta da Putin. Sappiamo tutti che stiamo difendendo il loro presente ed il nostro futuro di stati liberi che vivono in democrazia. Il pericolo è reale per tutti ed ogni nostra azione comporta una scelta ed un sacrificio, ma se non scegliamo ora, se non siamo pronti ora ad affrontare qualche sacrificio sarà presto messa in discussione, a serio rischio, la nostra indipendenza fisica, economica, morale.

    Siamo tutti convinti che la pace è un bene prezioso e che deve essere messa in essere tutta la diplomazia possibile per conquistarla, preservarla. Solo tre ipotesi sono davanti a noi, tre cammini tra i quali dobbiamo scegliere subito.

    1) Convincere Putin a desistere, a cessare immediatamente ogni bombardamento ed azione di guerra sedendosi al tavolo delle trattative per trovare un accordo che sancisca, reciprocamente, sicurezza ed indipendenza per oggi e per domani.

    2) Partire tutti, a mani nude, con i nostri rappresentanti delle istituzioni in testa, ed entrare in Ucraina schierandoci pacificamente intorno alle città bombardate ed assediate e sfidando, con la nostra pacifica ma decisa presenza, un esercito che sta colpendo specificamente persone in fuga, case di civile abitazione, scuole, ospedali.

    3) Dare quelle armi che da tempo gli ucraini chiedono per potersi difendere da una super potenza che li ha invasi, che ha taciuto la verità anche ai suoi soldati, che imprigiona chiunque manifesti contro la guerra, siano pure vecchi e bambini.

    Non è il tempo delle parole ma delle scelte, ogni minuto che passa segna la morte di altre persone inermi, la distruzione di case, l’ascesa di chi pensa che la forza debba prevalere sulla ragione. Ogni giorno che passa, senza che seguiamo e perseguiamo una delle tre strade che abbiamo indicato, ci porta più vicina a quella guerra globale che, forse, è il vero obiettivo di alcuni, Putin in testa.

    Siamo allo scontro tra diverse concezione della vita, del suo valore intrinseco, a diverse concezioni di come si esercita il potere, di come si vive con gli altri, di cosa rappresentano le regole della convivenza civile. Basta guardare quali sono i paesi che hanno votato contro, o che si sono astenuti, alla dichiarazione delle Nazioni Unite per comprendere, in modo inequivocabile, cosa ci aspetta se non decidiamo in fretta.

    Una guerra globale è alle porte, guerra di armi, di negazione dei più elementari diritti umani, guerra economica e molto probabilmente anche di virus letali.

    Scegliamo adesso, domani è già tardi, mentre le donne ucraine, ragazze, madri, vecchie ci ricordano che l’8 marzo troppe volte si è tinto e si tinge del rosso del sangue e della violenza. Scegliamo anche per loro e per tutte le donne che, irriducibili, credono nella vita, nel rispetto degli altri, nell’amore verso i loro cari e per la loro terra.

  • Servizio di ascolto psicologico nell’emergenza “Coronavirus”

    Si moltiplicano le iniziative per fornire un servizio di sostegno psicologico nell’emergenza Coronavirus.

    L’Arca mette a disposizione degli operatori della Cooperativa e non solo, delle persone in quarantena e di chi è vicino ai malati una psicologa psicoterapeuta che telefonicamente, tramite videochiamata o via Skype, può aiutare ad affrontare paure, preoccupazioni, tristezze. Per informazioni la psicologa è raggiungibile al 3277023235.

    ‘Pronto soccorso psicologico’ è invece un servizio gratuito erogato dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Valtellina e Alto Lario che fornisce un sostegno psicologico ai familiari dei pazienti affetti da Covid-19 e a chiunque vive una difficoltà emotiva legata a questo periodo di restrizioni imposte dall’emergenza. Si può telefonare o inviare un messaggio sms o whatsapp al numero 3356442920

  • Inps: dal diritto al premio

    Ormai l’epidemia del coronavirus sta interessando l’intera Europa. Tutti i sistemi sanitari delle varie Nazioni risultano in estrema difficoltà nel fronteggiare le complicanze respiratorie che necessitano di Unità di terapia intensiva. Le differenti capacità di risposta al Covid 19 dipendono essenzialmente dalla struttura della spesa pubblica nell’ultimo decennio come abbiamo precedentemente illustrato (https://www.ilpattosociale.it/attualita/i-numeri-della-irresponsabilita-della-classe-politica/).

    L’andamento delle borse internazionali dimostrano come oltre all’aspetto sanitario esista un impatto devastante per il sistema economico internazionale ed italiano in particolar modo. Le diverse modalità di impatto della crisi economica legata a questa pandemia si dimostrano perfettamente proporzionali alla responsabilità della classe politica delle varie Nazioni nell’articolazione della spesa pubblica negli ultimi 15 anni.

    Il tonfo della borsa di Milano che in due settimane ha perso circa il 40% indica la assoluta incertezza del mondo finanziario nella capacità strategica ma soprattutto finanziaria del nostro Paese. In questo senso, infatti, anche la risposta delle autorità governative nel tentativo di fronteggiare l’impatto economico è in linea con la capacità delle diverse classi politiche governative di ogni singolo paese nella articolazione della spesa pubblica. In questo senso si spiega come la Germania sia stata in grado di proporre lo stanziamento di 550 miliardi di euro forte di un rapporto debito PIL al 60% mentre la Spagna circa 200 miliardi ed il Regno Unito 300 miliardi.

    In questo contesto risulta assolutamente ridicola la cifra stanziata dal governo in carica attorno ai 25 miliardi. Tale cifra esprime i margini strettissimi consentiti per affrontare l’eccezionalità del momento a causa di un debito pubblico che ha ampiamente superato i 2500 miliardi come giornalmente verificabile sul contatore dell’Istituto Bruno Leoni. Nel medesimo contesto si pone lo spread che misura la sfiducia nella nostra classe politica governativa che si attesta tra i 280 ed i 300 punti base.

    In questo difficile momento, quindi, le cifre che vengono destinate ai comparti produttivi dell’economia italiana risultano ampiamente insufficienti e talvolta offensivi della dignità delle categorie produttive. A questa insufficienza finanziaria si aggiunge una proposta assolutamente devastante per la considerazione di chi lo propone ed assolutamente improponibile da un governo degno di questo nome.

    In considerazione del fatto che il governo ha stanziato per le partite IVA un rimborso una tantum di circa 600 euro lordi (per attività che sono chiuse da un mese e probabilmente rimarranno per altri due) e contemporaneamente avendo a disposizione solo 2,1 miliardi e non sufficienti per fornire anche questa misera cifra agli aventi diritto ecco che il presidente dell’INPS propone il click Day. In altre parole, verrà indicata una giornata nella quale i primi a collegarsi con il sito dell’Inps tra gli aventi diritto potranno ottenere il ristoro di 600 euro fino ad esaurimento della quota prevista di 2,1 miliardi.

    Esattamente come nelle televendite durante le quali “solo le prime 20 telefonate avranno la fortuna di pagare un determinato prezzo per un bene presentato”, allo stesso modo il diritto ad una miseria di rimborso una tantum verrà proposto come un premio per i più veloci a cliccare sul sito dell’Inps fino ad esaurimento, nello specifico non delle scorte di prodotti ma delle risorse disponibili.

    In questo senso il presidente dell’INPS Tridico dimostra la propria competenza formata sulle televendite di Wanna Marchi applicandone le regole e articolazioni sic et nunc in un periodo di crisi economica devastante.

    Questo ennesimo ridicolo esponente del mondo accademico riesce a trasformare un diritto stabilito dalla legge in un premio legato alla velocità e all’attenzione di un telespettatore e nello specifico di un titolare di partita Iva. Non esiste limite alla assoluta incompetenza di questo governo come alla decenza di manifestarla senza alcuna vergogna.

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