Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’Associazione ProVita e Famiglia
Daresti un’arma a un bambino di otto anni? Molti genitori lo fanno, senza piena consapevolezza…
Nei giorni scorsi è diventato “virale” l’intervento di Anna Cucuruto, sovrintendente della Polizia di Stato a Reggio Calabria, che da anni si occupa di cyberbullismo. Si tratta di un suo discorso tenuto in una scuola, davanti a numerosi studenti che l’ascoltavano con estrema attenzione. Nell’aula non volava una mosca.
L’ufficiale della Polizia aveva avuto a che fare con episodi tragici dovuti all’uso che i bambini e i giovani fanno dei social. Ha detto chiaramente: “Quando i vostri genitori vi danno in mano un telefono, vi stanno consegnando un’arma”.
Il telefonino nelle mani di un bambino è un’arma la cui potenza lo supera immensamente: molti giovani (e persino bambini) si scambiano foto “sexy” o sessualmente esplicite e poi rischiano di diventare vittime del “revenge porn” (la diffusione senza consenso delle proprie immagini “intime” per spirito di vendetta o comunque per danneggiare). Talvolta, la piccola vittima arriva a togliersi la vita. In altri casi, navigando su internet, il minore incontra falsi amici che poi si rivelano essere adescatori e pedofili. Anche quando non si arriva a fatti criminali, il minore è continuamente confrontato con modelli sessualizzati e irreali, che inducono un senso di insicurezza, bassa autostima, comportamenti sessuali precoci e pericolosi.
Subito dopo Natale, Pro Vita & Famiglia rilancerà la campagna “Piccole Vittime Invisibili” per sostenere le vittime dei nuovi media e sensibilizzare i giovani e le famiglie sui pericoli della rete.
Troppe persone sono all’oscuro della gravità e dell’ampiezza del fenomeno.
L’ufficiale di Polizia ha cominciato a dire agli studenti i nomi dei ragazzi vittime della rete: “Edith, 8 anni e mezzo, si è impiccata in un armadio. Matteo 11 anni, si è impiccato nella sede degli scout. Stefano, 17 anni, si è buttato giù da un ponte. Amanda, 16 anni, ha bevuto la candeggina perché le dicevano «fai schifo». … Ma noi non ce li ricordiamo, li lasciamo al loro trafiletto di cronaca e andiamo oltre: tutto quello che facciamo è mettere un “mi piace”, un “like”….”
Se tutto questo è già tragico, sappi che internet ha degli aspetti forse ancora più oscuri. Nel docufilm che abbiamo realizzato con Don Fortunato Di Noto, raccontiamo la diffusione abnorme della pedofilia e della pedopornografia online, che raggiunge livelli difficili da comprendere: video di abusi indicibili, perpetrati talvolta persino su neonati; addirittura un mercato di immagini di ecografie, in quanto alcune menti assurdamente perverse vorrebbero sollecitare i loro appetiti snaturati con immagini di bambini ancora nel grembo.
Davanti a tutto ciò non possiamo rimanere indifferenti.
Questo mondo oscuro contrasta con la pace e la purezza di Natale, dell’Amore che la Sacra Famiglia manifesta ad ogni persona. Pro Vita & Famiglia ti invita a partecipare alla campagna “Piccole Vittime Invisibili” proprio in questo periodo natalizio, affinché la luce della Natività possa dissipare le tenebre dell’abuso, dell’iper-sessualizzazione dei minori e della violenza agevolati dalla rete e permetterci di aiutare i bambini e le famiglie in pericolo…