italiani

  • Ancora con nuove tasse patrimoniali?

    Gli italiani ne pagano già molte e non hanno bisogno delle alzate d’ingegno e delle astruse  proposte di qualche vero o presunto economista o di qualche politico che cerca un paio di righe sui giornali. Bastano ed avanzano le patrimoniali che già paghiamo, sperando di non essercene dimenticata qualcuna sono queste:

    l’Imu/Tasi, l’Imposta di bollo, il bollo auto, l’Imposta di registro e sostitutiva, il canone Rai-Tv, l’Imposta ipotecaria, l’Imposta sulle successioni e donazioni, i diritti catastali, l’Imposta sulle transazioni finanziarie e l’Imposta su imbarcazioni e aeromobili.

  • Italiani sempre più poveri: in 10.000 hanno chiesto aiuto nel 2023 alle mense francescane

    Non si arresta la povertà in Italia: complici l’inflazione e l’aumento del costo della vita, le famiglie e le persone più fragili sono sempre più in difficoltà. Sono già oltre 10.000 le persone che nel 2023 hanno chiesto aiuto alle 20 mense francescane di Operazione Pane per un pasto caldo e un sostegno con le spese quotidiane. Numeri che, inseriti nel quadro dei dati Istat, secondo i quali nel 2022 erano oltre 5,6 milioni gli individui in condizione di povertà assoluta, danno la misura della gravità della situazione.

    Tra chi chiede aiuto alle mense di Operazione Pane sono in crescita soprattutto le persone sole: nel 2023 sono state oltre 7.300, il 6% in più rispetto allo scorso anno; ma tante sono anche le famiglie, e quindi i bambini, che devono contare sull’aiuto dei frati per mettere un pasto in tavola. Nel 2023 le mense stanno supportando più di 1.400 famiglie, composte da più di 750 mamme, 650 papà e 1.400 bambini.

    A livello nazionale, nel 2022, sono state 2,18 milioni le famiglie in povertà assoluta e 1,27 milioni i minori in questa situazione.

    Dal 27 novembre al 23 dicembre torna la campagna solidale Operazione Pane, per sostenere le mense della rete: 20 realtà francescane distribuite su tutta la penisola, da Torino a Palermo, passando per Milano, Bologna, Roma, a cui quest’anno si aggiungono le due nuove mense di Cava de’ Tirreni (SA) e Reggio Calabria. Ogni mese insieme distribuiscono quasi 41.000 pasti. Operazione Pane è presente anche all’estero con 3 realtà in Ucraina, 1 in Romania e 1 in Siria.

    È possibile contribuire con un sms o una chiamata da telefono fisso al 45538.

    La campagna sarà attiva anche durante lo Zecchino d’Oro, in programma su Rai Uno, dal 1 al 3 dicembre, per l’edizione 2023 dal titolo La musica può. Da oltre 60 anni, infatti, lo Zecchino d’Oro e il Piccolo Coro dell’Antoniano ci insegnano che la musica può trasformarsi ogni giorno in un aiuto a chi è in difficoltà.

  • Italiani in Africa, terrorismo, Cina, catena alimentare nella presentazione a Milano di ‘Safari’ di Cristiana Muscardini

    Si è svolta a Milano, alla Fabbrica del Vapore, la presentazione di Safari, l’ultimo libro di Cristiana Muscardini intervistata dal giornalista Andrea Vento.

    Molte le domande fatte dal numeroso pubblico interessato anche ad approfondire i ruoli che Onu ed Unione Europea hanno giocato o non giocato rispetto ai problemi dell’immigrazione ed alle situazioni drammatiche che vivono gli abitanti di alcuni paesi africani per le carestie, la mancanza di acqua e per le guerre ed il terrorismo. Proprio sul problema terrorismo sia l’autrice che Vento hanno parlato del Corno d’Africa e della sempre difficile situazione in Somalia per gli al Shabaab che hanno portato il terrorismo in Kenya con numerosi e sanguinosi attentati.

    Nel libro sono rappresentati alcuni italiani che, nel dopoguerra, si erano trasferiti in Africa, trovando qui le più diverse esperienze ed avventure, partendo dai Mao Mao e dalla guerra di indipendenza in Kenya, l’autrice affronta anche i temi della catena alimentare, del bracconaggio, dello sterminio di rinoceronti ed elefanti, della necessità di convivenza tra animali selvatici e agricoltura essendo, entrambi, fonte di lavoro e miglioramento di vita.

    La Muscardini, sollecitata dalle puntuali e incalzanti domande di Andrea Vento, ha ricordato che così come gli europei, con tante esperienze comuni, sono diversi, per molti aspetti, da uno Stato all’altro così non si può parlare del continente africano senza conoscere le differenze che esistono tra i suoi paesi dal punto religioso, delle esperienze coloniali, della diversità delle ricchezze naturali e per la presenza, sempre più forte e a volte fonte di problemi complessi, della Cina e della Russia, che in Africa ha schierato anche i miliziani della Wagner, differenze che dovrebbero portare valutazioni geopolitiche più ampie rispetto a quelle fatte fino ad ora dall’Europa.

    Tra gli intervenuti lo scultore Stefano Soddu, Claudio Benedetti direttore generale di Federchimica, gli On. Dario Rivolta e Gabriele Pagliuzzi e l’On. Paolo Pillitteri, già sindaco di Milano.

  • L’Africa raccontata dagli italiani che vivono lì

    Riceviamo dal sito bancadipiacenza.it e pubblichiamo 

    «Un libro curioso, piacevole da leggere, in parte biografico, che dà una visione dell’Africa cogliendo le sensibilità di italiani che lì vivono» (Stefano Zecchi); «I libri, come i film, raccontano la nostra vita vista dagli altri. La mia ultima fatica editoriale fa questo: testimonia la quotidianità di chi ha deciso di spostare le proprie esistenze in Kenya piuttosto che in Tanzania. Perché l’ho scritto? Non c’è una ragione legata a un progetto, è nato per caso, con lo scopo di lanciare messaggi utilizzando le altrui esperienze» (Cristiana Muscardini).
    Questi alcuni flash del dialogo tra il filosofo-scrittore e l’ex europarlamentare autrice del volume Safari – Viaggio nella vita di italiani in Africa (Ed. Gruppo Albatros-Il Filo), presentato al PalabancaEventi (Sala Panini) per iniziativa della Banca di Piacenza. Istituto ringraziato dall’on. Muscardini, che ha mandato un saluto – alla memoria – a Corrado Sforza Fogliani, definito «Presidente in eterno», ricordato anche dal vicepresidente della Banca Domenico Capra nel suo intervento di saluto. L’autrice (esperta di questioni europee, di ambiente e terrorismo, studio a Milano ma Valtrebbia come rifugio, dove vive con Mario e Anastasia e gli inseparabili cani – Luna, Tatanka, Evita, Sirio – e gatti – BobBon, Neve, Mao Mao), assecondando le sollecitazioni del prof. Zecchi, ha spiegato la grande differenza tra europei e africani: «Noi europei, pur avendo storie in comune, siamo sì diversi ma cerchiamo di restare uniti nelle diversità. In Africa non è così: le religioni hanno creato fratture spaventose».
    L’ex docente di Estetica ha posto quindi l’accento sulla nuova colonizzazione dell’Africa da parte della Cina. «E’ un problema gravissimo», ha risposto l’autrice, spiegando che «la Cina ha fatto lì investimenti colossali in infrastrutture, di cui poi rimane proprietaria e da cui pretende un ritorno. Gestisce le attività industriali e paga gli operai africani 1 dollaro al giorno, creando tensioni sociali che spesso sfociano in sommosse. E qui l’Europa non è esente da responsabilità, avendo lasciato troppo spazio allo strapotere cinese».
    Il prof. Zecchi ha osservato come nel libro si trovino delle sottolineature che spiegano l’esistenza non di una sola Africa, ma di più Afriche che faticano a rapportarsi con la nostra cultura e che vivono situazioni esplosive, come l’ultimo conflitto Hamas-Israele dimostra. Durante l’incontro è stato anche approfondito un altro aspetto: molto spesso si giudicano le cose secondo il nostro parametro di democrazia, «ma la democrazia – ha rimarcato l’on. Muscardini – non la puoi portare da fuori, deve crescere all’interno dei popoli. Il mondo arabo ha bisogno di pane, di speranze di una vita migliore. È difficile, però, che possano accettare il nostro modo di vivere. Il momento è molto difficile: bisognerebbe dare a milioni di giovani qualcosa di diverso dall’integralismo. Ma è sbagliato aiutare direttamente i governi, che usano i soldi per scopi personali».
    Netto il giudizio del prof. Zecchi sulla colonizzazione dell’Africa da parte dell’Occidente («volgare e falsa»); l’illustre ospite si è chiesto: «Ma non li possiamo lasciare in pace? Loro stanno bene così. Invece in noi prevale la volontà di imporre un’idea di vita, di bene, perché continuiamo a pensare che ci devono guardare come persone che hanno qualcosa da insegnare». Una posizione che ha trovato d’accordo anche la dott. Muscardini, al netto della precisazione che «è giusto offrire tecnologia e istruzione senza imporre modelli», e lasciando ai presenti, in chiusura, questa suggestione: «Non ho mai visto un bambino africano piangere».

  • Cristiana Muscardini torna in libreria con il libro ‘Safari’

    Dopo diverse pubblicazioni sui temi europei, sul terrorismo e sul covid Cristiana Muscardini torna in libreria con il libro Safari edito da Albatros.

    Oltre alle storie di italiani che hanno trascorso la loro vita in Africa, affrontando esperienze diverse, l’autrice ci porta a conoscere paesaggi, a provare sensazioni, a riscoprire la ineluttabile legge della catena alimentare affrontando, con lucide disamine, alcuni dei tanti problemi che ancora rendono non facile la comprensione reciproca tra le diverse culture.

    “I libri ed i film sono la nostra vita negli occhi degli altri”, scrive la Muscardini che crede che ognuno abbia qualcosa da dire e da dare ma spesso non se ne renda conto.

    In una società sempre più tesa a cercare altrove quello che non sappiamo riconoscere in noi, e nelle persone che ci camminano a fianco, il libro, tra leoni e gazzelle, paesaggi naturali e guaritori, esperienze vissute e bracconieri, ci porta a vedere quell’Africa nera, quell’Africa profonda che vide nella Rift Valley la nascita dei primi esseri umani.

  • Nel paniere Istat anche massaggi e assistenti vocali

    Cambiano le abitudini di spesa delle famiglie e cambia il paniere Istat. L’insieme delle voci per rilevare i prezzi al consumo e misurare l’inflazione nel Paese fotografa ogni anno le nuove tendenze e si arricchisce di altri prodotti, più o meno di uso comune e sempre più smart. In tutto, il paniere 2023 ne conta 1.885. Le novità vanno dall’uso della tecnologia alla salute e all’estetica, dall’abbligliamento alla tavola. La lista spazia così dalla riparazione degli smartphone agli assistenti vocali ai massaggi estetici. Viene rivisto anche il peso delle divisioni di spesa: sale per abitazione e utenze, scende per gli alimentari e analcolici.

    Tante le new entry. Ad entrare, nella fetta dei prodotti che rappresentano l’evoluzione dei consumi e delle norme, sono la visita medica sportiva (libero professionista) con le più frequenti richieste di certificato per attività anche non agonistiche, la riparazione degli smartphone, ormai sempre più diffusi, e le apparecchiature audio intelligenti, in altre parole gli assistenti vocali, capaci di rispondere alle più svariate domande, ai comandi in casa dalla sveglia alle luci, alle informazioni su traffico e meteo. Nuovi ingressi anche tra i cosiddetti consumi consolidati: arrivano nella lista il tonno fresco di pescata e i rombi di allevamento, ma anche, nella parte relativa alla salute, il deambulatore per gli anziani e chi ha difficoltà. Non mancano le novità tra i trattamenti di bellezza, dove si fa spazio il massaggio estetico. E tra i capi di abbigliamento: nel paniere 2023, tra i pantaloni da donna, debuttano i leggings o jeggings.

    Altra novità è che quest’anno nessun prodotto esce dal paniere poiché tutti quelli presenti nel 2022, spiega l’Istat, non mostrano segnali di obsolescenza. Aggiornato invece il peso delle diverse divisioni di spesa, operazione per garantire che il sistema utilizzato per la stima dell’inflazione mantenga la rappresentatività delle quote di spesa che i consumatori destinano all’acquisto di beni e servizi. In particolare, con riferimento all’indice nazionale dei prezzi al consumo Nic, il peso aumenta per i Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,9 punti percentuali rispetto all’anno scorso), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,8 punti) e Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7 punti); si riduce, invece, per i Prodotti alimentari e bevande analcoliche, che comunque restano al top (-1,4 punti punti percentuali), così come per Servizi sanitari e spese per la salute (-0,4 punti) e Bevande alcoliche e tabacchi (-0,4 punti).

    La rimodulazione non convince le associazioni dei consumatori.  Per il Codacons “non si comprende la seconda riduzione consecutiva decisa per il peso della voce ‘Prodotti alimentari e bevande analcoliche’, comparto che risente particolarmente del caro prezzi e la cui inflazione incide in modo rilevante sui bilanci delle famiglie, specie quelle numerose o a reddito basso”. L’Unc ritiene “positivo che sia aumentato il peso della divisione ‘Abitazione, acqua, elettricità e combustibili'” ma, “visti i prezzi lunari delle bollette di luce e gas”, si chiede se è sufficiente.

  • Qualcuno mente

    “Uso l’auto il minimo indispensabile”

    In Italia il parco veicoli è composto da quasi 51,7 milioni di mezzi. Di questi, più di 39 milioni (più del 75%) sono automobili.

    Fonte: Istat, 2019

    Uso il cellulare solo quando serve”

    In Italia il numero degli smartphone risulta essere superiore a quello degli abitanti: circa 80 milioni di devices mobile per 60 milioni di popolazione. La popolazione italiana trascorre la maggior parte del proprio tempo online […]  Nel nostro paese ogni giorno risultano attive sul web circa 50 milioni di persone (circa l’84% della popolazione) e di queste, 35 milioni costantemente attive sui propri canali social […] Gli Italiani trascorrono ogni giorno circa 6 ore online. Il settore giochi online è sempre più diffuso anche fra i più piccoli che possono arrivare a trascorrere una media di 50 minuti al giorno per giocare online.

    Fonte: ANSA, 2020

    “Compro un Gratta&Vinci all’anno”

    Nel 2019 gli italiani hanno speso 110,6 miliardi di euro in gioco d’azzardo.

    Fonte: Agenzia Dogane Monopoli, 2018

    Ogni giorno in media oltre 52mila persone in Italia giocano d’azzardo fra videopoker, gratta e vinci, poker on line e scommesse varie […] Il sistema più diffuso rimane sempre il gratta e vinci, scelto dal 74% dei giocatori, a seguire il lotto, il superenalotto e le scommesse sportive.

    Fonte: Uecoop su dati Ifc-Cnr, 2019

    In Italia, sono oltre 1,3 milioni gli scommettitori patologici.

    Fonte: Dipartimento delle Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2019

    Su un campione di 1.600 ragazzi di età compresa fra i 13 e i 17 anni, il 36,3% gioca d’azzardo almeno una volta al mese. I giochi più popolari sono le scommesse sportive, diffuse fra l’88,3% degli intervistati, i Gratta e Vinci, utilizzati abitualmente dal 48% del campione, e le scommesse online, fatte dal 30%. Lo studio evidenzia anche come i veicoli maggiori che portano i giovani a conoscere il gioco d’azzardo sono gli spot in Tv e la pubblicità online.

    Fonte: Caritas Roma, 2019

    “Mai fatto uso di droghe”

    Le attività economiche connesse al mercato delle sostanze psicoattive illegali sono stimate intorno ai 15,8 miliardi di euro, di cui quasi il 40% attribuibile al consumo dei derivati della cannabis e circa il 31% all’utilizzo di cocaina […] Secondo le nuove stime prodotte il numero di utilizzatori di cannabis nel 2017 è pari a circa 5,7 milioni, mentre 900 mila sono gli utilizzatori di cocaina. I consumatori di eroina risultano poco più di 300 mila e gli utilizzatori di altre sostanze chimiche (ecstasy, LSD, amfetamine) meno di 600 mila […] I segnalati alle Prefetture per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti sono stati circa 38.500 nel 2019

    Fonte: Dipartimento per le Politiche Antidroga, Istat, 2019

    Secondo i dati ufficiali, 880mila ragazzi fanno uso di sostanze illegali, pari ad 1 ragazzo su 3 tra quelli che vanno a scuola tra i 15 ed i 19 anni.

    Fonte: Ansa, 2018

    “Sto molto attento all’alimentazione dei miei figli”

    L’Italia è tra i paesi europei con i valori più elevati di eccesso ponderale nella popolazione in età scolare con una percentuale di bambini in sovrappeso del 20,4% e di bambini obesi del 9,4%, compresi i gravemente obesi che rappresentano il 2,4% […] Quasi un bambino su due non fa una colazione adeguata al mattino, uno su 4 beve quotidianamente bevande zuccherate/gassate e consuma frutta e verdura meno di una volta al giorno. I legumi sono consumati meno di una volta a settimana dal 38% dei bambini e quasi la metà dei bambini mangia snack dolci più di 3 giorni a settimana. Anche su l’attività fisica sarebbe necessario maggiore impegno: un bambino su 5 non ha fatto attività fisica il giorno precedente l’intervista, più del 70% non si reca a scuola a piedi o in bicicletta e quasi la metà trascorre più di 2 ore al giorno davanti alla TV, al tablet o al cellulare. Rispetto alle ore di sonno quasi il 15% dorme meno di 9 ore per notte.

    Fonte: ISS e Ministero della Salute, 2019

    “Non guido mai dopo aver bevuto”

    Incidenti alcol correlati: 7,8% e droga correlati: 2,9% […] Le vittime coinvolte in incidenti stradali alcol correlati sono state 57 (4,3% sul totale) e i feriti 4.903 (9,6% sul totale). Gli incidenti stradali alcol correlati con soli danni alle cose ammontano a 1.240 […] Dai dati elaborati emerge che circa 13% delle infrazioni per guida in stato di ebbrezza è registrato in concomitanza con un incidente stradale, con o senza lesioni a persone.

    Fonte: Elaborazione Istat su dati forniti dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri

    “La pedofilia è una cosa vergognosa”

    A livello mondiale, il fenomeno della pedofilia e della pedopornografia ha dimensioni impressionanti: in Europa, ogni anno quasi 18 milioni di bambini sono vittime di abuso sessuale. Online, ogni 7 minuti una pagina web mostra immagini di bambini abusati sessualmente.

    Fonte: Eurostat, 2020

    La maggior parte delle vittime di abuso ha meno di 10 anni (47% dei casi), il 26% è compreso nella fascia di età 11-14 e il 27% ha dai 15 ai 17 anni; mentre il 74% delle vittime sono bambine (leggero incremento dall’anno 2018, nel quale le vittime di sesso femminile erano il 69%).

    Analogamente al 2018, il responsabile in più della metà dei casi (62%) è un membro della famiglia.

    Fonte: Telefono Azzurro, 2019

    Pedofilia online, aumentano del 70% i reati pedopornografici: «Attaccati bambini dai 0 ai 9 anni».

    I casi trattati sono stati 4.208 a fronte dei 2.379 dell’anno precedente, il 77% in più.

    Fonte: Polizia Postale, 2020

    “Stiamo tutti bene” 

    Crescono nel 2019 i farmaci acquistati dai cittadini di tasca propria. I medicinali di fascia C registrano una spesa di 5,7 miliardi di euro – con un aumento del 6,6% – di cui il 53,6% per farmaci acquistati con ricetta e il 46,4% per i medicinali di automedicazione Sop e Otc.

    Anche quest’anno benzodiazepine, contraccettivi e farmaci utilizzati nella disfunzione erettile si confermano i prodotti a maggiore spesa.

    Fonte: AIFA, 2019

    La spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata nel 2020 pari a 30,5 miliardi di euro, stabile rispetto all’anno precedente.

    Fonte: AIFA, 2021

    “Viaggio spesso per lavoro”

    Nel mondo 3 milioni di persone viaggiano ogni anno per fare sesso con i minori. Molti di loro sono italiani e tanti arrivano dall’Europa. Il fenomeno del turismo sessuale minorile è in crescita ovunque, dalla Thailandia al Brasile, tra uomini e donne. Un reato che fa guadagnare cifre enormi alla criminalità organizzata. L’Italia è tra i primi sei paesi al Mondo da cui partono i “clienti” di minori costretti a prostituirsi. Gli altri sono Francia, Germania, Regno Unito, Cina e Giappone.

    Fonte: OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo), 2018

    I turisti sessuali italiani sono circa 80 mila, per lo più uomini (90%). Negli ultimi anni l’età si è abbassata ed è compresa tra i 20 e i 40 anni.

    Fonte: Ecpat Italia, 2018

    “Mai visto un film porno in vita mia”

    Nel corso degli ultimi 365 giorni, la piattaforma per l’intrattenimento per adulti Pornhub ha ricevuto oltre 42 miliardi di visite, con una media di 115 milioni di visite giornaliere. L’Italia si posiziona al settimo posto nella classifica dei paesi dai quali è stato generato più traffico su Pornhub. Inoltre, Roma e Milano si posizionano tra le 20 città al mondo da cui vengono effettuati più accessi (rispettivamente all’11esimo e al 14esimo posto) e cresce la percentuale di utenti di sesso femminile che decidono di “intrattenersi” con i contenuti della piattaforma: in Italia, il 70 percento dei visitatori è di sesso maschile, mentre il 30 percento è di sesso femminile […] Il 76% degli italiani ha visitato il sito da smartphone, il 17% da desktop e il 7% da tablet.

    Fonte: PornHub, 2020

    Ecc. Ecc. Ecc.

  • L’inizio di un nuovo corso

    L’Italia ha vinto e siamo tutti contenti, ci serviva una iniezione di fiducia, un momento di partecipazione collettiva, la consapevolezza che per vincere occorre fare un lavoro di squadra, avere fiducia in noi stessi e negli altri, coltivare determinazione e speranza. Dopo questa vittoria sento la necessità di tornare su un punto riguardo l’articolo  di Walter Veltroni, che conosco e stimo da quando facevano, in opposti schieramenti, politica attiva. Veltroni nel suo articolo, pubblicato sul Corriere della Sera domenica 11 luglio, parla giustamente di solidarietà e di amicizia riferendosi alla nostra nazionale ed al senso di ritrovata condivisione dopo la tragica esperienza  del  covid. Poi Veltroni commette un grave errore non riuscendo a liberarsi da un luogo comune e sbagliato, oggi particolarmente pericoloso. Quando infatti scrive “in questi tempi da lupi le nostre squadre invertono la gerarchia delle parole, valgono il collettivo, la comunità, l’interesse generale” Veltroni ignora che se c’è una società nella quale la collaborazione, il reciproco aiuto, il rispetto dei ruoli, questa è proprio la società dei lupi. I lupi, sterminati fino a pochi decenni fa, dopo aver rischiato l’estinzione, sono da alcuni anni una specie protetta dall’Unione europea ed è riconosciuto, anche nel mondo scientifico, che i lupi sono tra le specie che garantiscono la sopravvivenza dell’ecosistema, quell’ecosistema che proprio noi umani continuiamo a mettere a rischio. Sono certa che Veltroni abbia sbagliato in buona fede usando modi di dire antichi ma pericolosi specie in questo periodo nel quale in qualche regione italiana si vorrebbe tornare ad uccidere l’unico alleato che abbiamo in natura per mantenere l’equilibrio della fauna selvatica. Anche le recenti manifestazioni degli agricoltori, che hanno denunciato il pericolo sempre più grave per le colture rappresentato da un’eccessiva presenza di ungulati, specie cinghiali, ci dovrebbe fare riflettere sull’uso corretto delle parole. Non siamo in un tempo da lupi ma in un tempo nel quale gran parte degli umani ha perso ogni senso di collaborazione e rispetto reciproco, ogni condivisione delle leggi e delle regole comuni, ogni rispetto degli altri forse perché è stato perso il rispetto di se stessi. Cerchiamo ora di tramutare questa vittoria calcistica in un nuovo corso per la nostra vita politica, lavorativa, sociale, insieme si possono vincere le mille difficoltà della vita. Insieme possiamo garantire che il progresso sia utile e non danneggi l’ecosistema, forse lo possiamo fare imparando proprio dalla società  dei lupi che rispettano le loro regole, che non uccidono per crudeltà o piacere, che aiutano ed assistono i componenti del gruppo, piccoli, anziani o malati.

  • Gli italiani lavorano 4 anni in meno della media dei lavoratori della Ue

    Gli italiani hanno la vita lavorativa più breve d’Europa: in media, lavorano quattro anni in meno rispetto agli altri europei. Ma a pesare sull’indicatore sono gli inattivi, che restano una delle emergenze del mercato del lavoro italiano. Lo rileva Eurostat, precisando che, dal 2000 a oggi, la vita lavorativa in Ue e in Italia si è allungata di tre anni.

    Secondo i dati – riferiti al 2018 – a lavorare di più sono gli svedesi (41,9 anni in media), seguiti da olandesi (40,5), britannici (39,2) e finlandesi (38,6). All’estremo opposto ci sono, invece, l’Italia (31,8 anni), la Croazia (32,4) e la Grecia (32,9). In Germania la vita lavorativa media tocca i 38,7 anni, mentre in Francia i 35,4. Pienamente in media Ue, la Spagna con 35,9 anni. Ma, avverte l’istituto di statistica Ue, il dato “è fortemente influenzato” dall’effetto combinato del “numero di persone inattive in un Paese” e dell'”aspettativa di vita”.

    Gli uomini lavorano più a lungo (38,6 anni) delle donne (33,7 anni) in tutti gli Stati membri, salvo Lettonia e Lituania. Malta registra il più grande divario di genere (10,6 anni), seguita dall’Italia (9,4 anni), che è anche il Paese Ue dove le donne lavorano in media meno a lungo (27 anni).

  • La scorta in frigorifero si fa sempre più tramite acquisti online

    Una ricerca di idealo, portale internazionale di comparazione dei prezzi, evidenza che in Italia, nell’ultimo anno le ricerche online di prodotti alimentari e attrezzatura da cucina ha avuto un vero boom: le ricerche online di alimenti e bevande sono cresciute dell’80,5%, quelle di piccoli elettrodomestici (come i robot da cucina) del 21,6%. Del resto, le chance di risparmio comprando online sono notevoli: i prezzi sono inferiori anche del 30,1% per cibi e bevande e del 18,6% per i piccoli elettrodomestici.

    La classifica dei dieci elettrodomestici per la cucina più desiderati online vede al primo posto i robot da cucina con il 22,9% di ricerche relative. Seguono i microonde (18,8%), i mixer e i frullatori (8%), le macchine per la pasta con i relativi accessori (7,8%), i mini forni (6,9%), le borse frigo (5,2%), gli accessori per elettrodomestici come ad esempio il complemento superiore per il robot da cucina, la vaporiera per microonde e l’attacco per tritacarne (4,3%), le friggitrici (4,2%), ulteriori robot da cucina (2,9%) e infine le centrifughe (2,6%). Tra i piccoli elettrodomestici per la cucina il cui interesse online nell’ultimo anno è maggiormente aumentato vi sono le borse frigo (+61,3%), le macchine per fare la pasta (+56,4%), i bollitori (+21,7%) e infine le affettatrici (+19,0%).

    I dieci brand più cercati dagli e-consumer italiani per questa tipologia di prodotti sono KitchenAid, Kenwood, Whirlpool, Ariete, Philips, G3 Ferrari, Bosch, Samsung, Moulinex e De’Longhi.

    Per quanto riguarda cibo e bevanda emerge anzitutto che gli italiani effettuano ricerche online sopratutto per il comparto beverage, tanto che le prime tre tipologie di prodotto più ricercate online sono “alcolici”, “capsule e cialde” e “caffè”. Gli alcolici più ricercati sono anzitutto quelli che rientrano nella categoria “spumante, prosecco & champagne” (con Moët & Chandon e Veuve Cliquot tra i più amati in assoluto), seguiti da whisky, liquori, gin e rum. Solo sesto posto per il vino, seguito da superalcolici & acquaviti, cognac & brandy e infine dalla vodka.

    Le possibilità di risparmio per quanto riguarda cibo e bevande variano di mese in mese a seconda dei prodotti. Effettuando ad esempio l’acquisto ad agosto di capsule e cialde è possibile risparmiare fino al 69,5%; per champagne, spumante e prosecco il risparmio è del 53% (sempre che l’acquisto venga effettuato ad ottobre) e infine per il caffè il risparmio massimo medio è del 46,8% effettuando l’acquisto nel mese di agosto.

    La fascia di età più interessata a comprare cibo e bevande online è quella tra i 24 e i 35 anni (27,5%), segnale che il pubblico giovane resta sempre il più ricettivo rispetto a nuovi trend già in voga in altri paesi europei; a seguire la fascia tra i 35 e i 44 anni (23,7%). Si tratta di un interesse prediletto dal pubblico maschile, coinvolto per il 64,1% delle ricerche a fronte del 35,9% legato al mondo femminile. Interessante notare come il settore food & beverage online interessi per il 74,4% utenti mobile e solo per il 20,3% utenti desktop. Lazio, Lombardia e Campania sono le tre regioni più coinvolte, seguite da regioni in cui il culto dell’enogastronomia è molto sentito: Emilia Romagna, Puglia, Piemonte e Toscana.

    «Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio aumento dell’interesse degli italiani nei confronti del settore food, basti pensare sia al proliferare dei programmi di cucina sia alla diffusione di servizi di consegna di cibo a domicilio, che vanno perfettamente d’accordo con la passione degli italiani per il mangiar bene e per l’home delivery – ha commentato Fabio Plebani, Country Manager di idealo per l’Italia – Fare la spesa è sicuramente un’attività che richiede un impegno settimanale non indifferente soprattutto per coloro che prestano particolare attenzione a ciò che mangiano e che controllano etichette con gli ingredienti, la provenienza del cibo o anche la riciclabilità della confezione stessa. Acquistare online questi prodotti – ma anche i piccoli elettrodomestici come robot, mixer e frullatori – permette ai consumatori di fare comodamente tutte le valutazioni e le scelte da casa, concludendo l’acquisto in poco tempo e soprattutto vedendosi recapitati i prodotti nel giro di poche ore o giorni. Da considerare anche il vantaggio nell’acquisto di bevande come vini o spumanti le cui confezioni spesso in vetro sono di per sé già particolarmente pesanti».

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