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Eurojust coordina oltre 160 arresti per ‘ndrangheta tra Italia e Germania

Eurojust ha resto noto che il 9 gennaio circa 160 persone sono state arrestate e più di 50 milioni di euro di beni della mafia sono stati sequestrati in Italia e Germania. Gli arrestati sono sospettati di far parte di un gruppo criminale organizzato di tipo mafioso (“ndrangheta”), tentato omicidio, estorsione, riciclaggio di denaro, reati relativi alle armi da fuoco e altri reati. Secondo Eurojust, l’operazione del 9 gennaio è stata il culmine di lunghe e complesse indagini, avviate e condotte in Italia dal Reparto Operativo Speciale (ROS) sotto la guida del Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro.

In Germania, l’operazione ha coinvolto diversi uffici del Procuratore generale in quattro stati federali tedeschi (Baden-Württemberg, Assia, Baviera e Renania settentrionale-Vestfalia), nonché numerose autorità di polizia tedesche, con il sostegno di Eurojust. Come riportato da CNBC, i pubblici ministeri hanno accusato i boss di aver cacciato tutta la gara di cottura a Ciro, in Italia, in modo che residenti e ristoranti fossero costretti a comprare il pane dalla panetteria controllata dalla mafia in città. E hanno detto che i ristoranti italiani in Germania, nel frattempo, sono stati costretti ad importare vino italiano, olio d’oliva e altri beni da un’associazione di ristoranti italiani controllata dai clan.

I Carabinieri hanno reso noto che tra gli arrestati vi sono “dozzine” di funzionari dell’amministrazione pubblica ed il presidente della provincia di Crotone, Nicodemo Parrilla. L’ufficio federale di polizia criminale tedesco ha fatto sapere che 11 persone sono state arrestate nella Germania occidentale, accusate di ricatto e riciclaggio di denaro. Gli arresti hanno avuto luogo negli stati del Baden-Württemberg, Assia, Baviera e Renania Settentrionale-Vestfalia.

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