Contraffazione, un danno da 16 miliardi
L’ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale controlla le conseguenze economiche della contraffazione e, dai suoi dati, risulta che sono 16 i miliardi che ogni anno vanno persi per colpa delle merci contraffatte e con la perdita di duecentomila posti di lavoro nell’Unione.
L’Italia è ovviamente uno dei paesi più colpiti perché gran parte della contraffazione riguarda l’abbigliamento ed il calzaturiero, settori nei quali la nostra industria è molto forte, a seguire vi sono i cosmetici e l’industria del giocattolo.
La contraffazione colpisce anche molti altri settori compreso quello delle penne e degli accendini Bic o quello dei pneumatici.
Il danno economico è rilevante ma lo sono altrettanto i danni per la salute sia per l’uso di sostanze tossiche nei giocattoli o di coloranti nei vestiti o cosmetici, che per la poca sicurezza ed affidabilità del prodotto contraffatto, basti pensare alle gomme per le macchine ed i camion.
Germania, Francia e Spagna sono i paesi europei che, con l’Italia in testa, patiscono di più la messa in commercio di merci illegali e, o, contraffatte. Circa il 15% degli articoli sequestrati alle frontiere esterne dell’Unione sono risultati pericolosi per la salute.
La Commissione europea, oltre che di Euipo, si avvale di Interpol e dell’Olaf per contrastare la diffusione della contraffazione ma bisogna anche dire chiaramente che, oltre a reimpostare il funzionamento delle dogane per armonizzare sistemi e tempi, è anche necessario informare con più chiarezza i consumatori dei pericoli nei quali incorrono e dei danni economici e lavorativi che, a causa della contraffazione, toccano poi a tutti.
Bisogna far capire, specie ai più giovani, che l’acquisto di prodotti contraffatti oltre ad essere un rischio è di fatto un risparmio solo apparente perché le conseguenze economiche negative si riversano su tutti i cittadini.
Un altro aspetto preoccupante è la vendita on line di farmaci, integratori, presidi sanitari, falsificati.
In questa campagna elettorale, dove si parla di tutto meno che dei problemi che l’Europa deve risolvere al più presto, se vuole vivere ed essere utile e libera, anche la cultura della legalità, la lotta alla contraffazione dovrebbe essere argomento di dibattito e un altro obiettivo per il prossimo Parlamento europeo. Ma la politica sembra concentrarsi sul tiro alla fune.