Dare vita finalmente alla difesa comune europea
Velivoli, aerei o grandi droni, hanno sorvolato i cieli di paesi dell’Unione Europea e componenti della Nato, Polonia, Romania ed Estonia.
I leader di questi Stati, dopo aver attivato le misure di contraerea e sorveglianza per allontanare i velivoli che avevano sconfinato, hanno ufficialmente dichiarato che appartenevano alla Federazione Russa.
Si è anche verificato un black out negli aeroporti di Bruxelles, Berlino, Londra e Dublino con la conseguenza che decine di voli sono stati cancellati o dirottati su altri aeroporti.
Putin nega che i velivoli che hanno sconfinato siano suoi.
I premier dei paesi, i cui cieli sono stati violati, annunciano che sono pronti ad abbattere i velivoli che dovessero nuovamente sconfinare nei loro cieli.
Putin dice che non teme minacce.
C’è qualcosa che non quadra, se i velivoli non sono suoi, come afferma e continua a dichiarare, quale minaccia ci sarebbe per le Russia se gli aerei o i droni fossero abbattuti? Il problema riguarderà chi li ha mandati.
Se la situazione non fosse tragica, per le conseguenze che possono arrivare da una continua violazione dei cieli Nato e dal loro necessario e legittimo abbattimento, sarebbe ridicola, cosa importa a Putin di questi velivoli se non sono suoi?
Se però si ritiene minacciato dall’abbattimento dei velivoli è evidente che gli appartengono e che sta cercando di capire fino a dove può spingersi, quanto è la capacità di reazione della Nato, qual è il vero impegno dell’Europa e degli Stati Uniti nella difesa comune.
Senza tanti giri di parole qualunque velivolo che, senza autorizzazione, senza identificarsi, varchi i confini dei paesi europei deve essere abbattuto e l’Europa si deve svegliare dal suo sonno e dare finalmente vita ad una difesa comune non per fare un doppione della Nato ma perché è ormai evidente che gli Stati Uniti non rappresentano più lo scudo che per anni ci ha protetto, per altro impedendo, con modi diversi, che i paesi europei trovassero una coesione in campo strategico e militare.




