Attualità

Necessarie iniziative

Mentre ogni giorno Putin fa nuove vittime in Ucraina colpendo con i suoi missili e droni, indiscriminatamente, civili, abitazioni, chiese, scuole, ospedali e centrali energetiche, Trump continua a temporeggiare, ormai consapevole che la pace non potrà ottenerla se non cedendo a tutte le ingiuste richieste dello zar, condannando l’Ucraina ma anche l’Europa ed il diritto internazionale.

Intanto, giustamente e nuovamente, Zelensky invita il Presidente americano ad andare in Ucraina per rendersi conto di persona della realtà della situazione è delle sofferenze che con coraggio il popolo ucraino sopporta da tre anni continuando a difendere la propria patria  dalla violenza dell’aggressore.

Ma Trump tace, non risponde all’invito, in alcune dichiarazioni dà la colpa della guerra alla stessa Ucraina, salvo poi smentirsi ma confermando comunque la sua poca simpatia per il Presidente ucraino, il che la dice lunga sul suo atteggiamento ma è evidente che avendo più che simpatia per Putin non può averla per Zelensky.

L’Europa, o almeno alcuni paesi  del continente, in primis Francia e Regno Unito, si stanno rendendo sempre più attivi per riunire un gruppo di stati che si impegnino per dare all’Ucraina la copertura necessaria, ma l’assenza, l’indifferenza, non vogliamo pensarlo, l’ostilità di Trump, ed i suoi interessi politici ed economici, sono un ostacolo  considerevole. Per questo occorre la forza di fare noi tutti, politici, cittadini, mass media, in ogni campo, pressioni sul presidente americano per ottenere o che vada a vedere con i suoi occhi i massacri fatti da Putin o si decida subito a non dare più credito allo zar e prenda le necessarie iniziative a fermare il massacro.

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