Attualità

Ostacolate le terapie immediate agli animali da compagnia

In audizione ANMVI si era opposta. In 10° Commissione ha prevalso la burocrazia

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dall’ANMVI 

Un’altra inutile, gratuita e gravosa incombenza si abbatte sulle prestazioni veterinarie: secondo il parere della 10° Commissione del Senato, approvato oggi, i Medici veterinari dovranno registrare sul Sistema Informativo Nazionale della farmacosorveglianza ogni dispensazione ai proprietari di medicinali veterinari della propria scorta. E per farlo avranno tre giorni di tempo, pena pesanti sanzioni.

L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani si era decisamente opposta essendo fortemente contrariata ad un ulteriore intralcio burocratico alle attività di assistenza agli animali in cura, non ravvisando nessuna utilità in questo provvedimento per la farmacosorveglianza, visto che l’acquisto dei medicinali per scorta viene già effettuato esclusivamente tramite ricetta elettronica. Appare invece chiaro che lo scopo del provvedimento è quello di ostacolare la dispensazione da parte del veterinario.

La dispensazione per inizio terapia, sancita dal DM 193/2006 era stata avvallata sia da una sentenza del TAR del Lazio che del Consiglio di Stato allo scopo di agevolare i proprietari degli animali in cura per un trattamento mirato e tempestivo, “in modo da garantire la tutela immediata del benessere animale”.

In audizione, ieri, sul nuovo decreto dei medicinali veterinari ANMVI si era nettamente opposta alla doppia registrazione di questi medicinali, sia perché già registrati nella scorta veterinaria sia perché fanno parte di una prestazione veterinaria destinata ad animali NON produttori di alimenti per l’uomo.

Invece, accogliendo le proposte, avanzate da soggetti diversi da ANMVI, in 10° nella Commissione ha prevalso l’esercizio burocratico fine a se stesso.

La richiesta dell’ANMVI per il Governo è di tornare sui propri passi e di non introdurre alcuna sanzione. La cessione di medicinali veterinari per avvio della terapia immediata, è praticata con efficienza e correttezza dal 2006 a beneficio degli animali curati, senza disciplina sanzionatoria. Una simile norma vessatoria per l’esercizio della professione veterinaria per gli animali da compagnia esisterebbe solo in Italia e in nessun altro Paese né dell’Europa, né del mondo.

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