AttualitàIn Evidenza

Strano silenzio stampa sulle dichiarazioni dell’Oms per l’influenza aviaria

L’Oms,dopo gli errori e le omissioni iniziali nei primi giorni dell’era covid,non è vista con particolare fiducia ma questo non giustifica il silenzio con il quale la maggior parte degli organi di stampa e di informazione hanno accolto il nuovo allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Secondo una recente analisi dell’Oms l’evoluzione dell’influenza aviaria di tipo A, che in genere è circoscritta al pollame e ad alcune specie di uccelli, potrebbe rappresentare un grave pericolo per l’umanità.

Il direttore generale Tedros Ghebreyesus  ha spiegato che il virus responsabile dell’influenza aviaria si è diffuso in maniera esponenziale tra gli uccelli selvatici e quelli domestici di allevamento negli ultimi 25 anni, ma vi sono stati anche casi di contagio nei mammiferi, visoni, lontre, volpi etc.

Il pericolo è che se l’infezione comincia a colpire mammiferi vicini all’uomo il virus potrebbe poi ulteriormente modificarsi diventando molto infettivo per gli esseri umani e adattandosi ad agire velocemente.

L’Oms raccomanda a tutte le autorità sanitarie monitoraggio ed attenzione e di studiare attentamente i casi di infezione da influenza aviaria negli esseri umani prima che da pochi casi si finisca in una nuova pandemia.

L’Organizzazione raccomanda, e stupisce che le regioni ed i comuni non abbiano avvertito la popolazione, specie quella che abita in zone rurali, di non toccare o raccogliere animali selvatici morti o ammalati, che invece devono essere segnalati alle autorità locali, e di consultare il medico, o nel  caso di animali il veterinario, se vi è un sospetto di infezione in quanto è in aumento il rischio di trasmissione del virus.

Se fino ad ora i casi di infezione nell’uomo erano legati a contatti con pollame d’allevamento che si era infettato con l’aumento della trasmissione dell’infezione nei mammiferi il rischio per l’uomo è aumentato e si teme possa succedere, se non c’è adeguata prevenzione e controllo, quello che è successo con il corona virus.

Nell’uomo i sintomi dell’aviaria, causata da ceppi virali asiatici H5N1 eH7N9, sono simili a quelli  dell’influenza stagionale, febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari, malessere e stanchezza, congiuntivite, difficoltà respiratorie e possibili polmoniti, per questo è necessario non trascurare l’allarme che l’Oms questa volta, ha lanciato tempestivamente.

Mostra altro

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio