Stretta delle compagnie aeree sugli animali ammessi a bordo come passeggeri
Sono sempre più le richieste dei passeggeri che vogliono volare con i propri animali e le compagnie aree si trovano alle prese con problemi imprevisti.
Per la United Airlines le richieste di portare con sé il proprio animale sono aumentate del 75% (sono quasi 76 mila l’anno) e la compagnia aerea statunitense ha dovuto rifiutare di recente la richiesta di un cliente di imbarcare il suo pavone a Newark. Solo l’anno scorso United ha segnalato una crescita di oltre 30mila passeggeri che volevano viaggiare con i loro pet e di fronte a tale escalation una portavoce della compagnia ha fatto presente che si è registrato “un significativo aumento degli incidenti a bordo che coinvolgono questi animali”. Dal mese prossimo il vettore applicherà regole più severe sugli animali trasportati dai passeggeri come anti-ansia, fermo restando – viene assicurato – il trasporto di animali come i cani guida per i non vedenti. Oltre a un preavviso di 48 ore e alla lettera di uno specialista, i passeggeri dovranno dimostrare che il loro animale è stato “addestrato a comportarsi correttamente in un ambiente pubblico”. United emetterà inoltre un elenco di animali vietati, inclusi ricci, furetti, insetti, roditori, serpenti, ragni, rettili e “uccelli non domestici”.
Sempre da marzo anche l’americana Delta intensificherà gli sforzi per far fronte all’aumento dell’84% degli incidenti collegati alla presenza di animali a bordo, alla luce dei “gravi rischi per la sicurezza che coinvolgono animali non addestrati” e portati in volo (ci sono stati viaggiatori che chiedevano di viaggiare con tacchini, opossum e serpenti). Anche Delta assicura che continuerà a trasportare senza problemi circa 250mila cani guida o altri animali di servizio ogni anno.
Virgin Atlantic permette solo ai cani di essere trasportati mentre British Airways non consente ai passeggeri di portare a bordo alcun animale.