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Vadano loro

Egregio Direttore,

nella maggior parte dei Paesi del mondo si sono svolte e si svolgono manifestazioni per chiedere che il presidente Putin fermi le armi che stanno distruggendo la vita e le case, il futuro di cittadini inermi. Credo che solo in Italia si siano svolte manifestazioni per chiedere che non si forniscano armi di difesa agli ucraini. A tutti coloro che nelle scorse ore, mentre è in atto la continua distruzione e morte di un popolo, hanno chiesto che non siano inviate armi in Ucraina, negandole così il legittimo diritto a difendersi, a difendere la propria libertà e la vita di milioni di civili, rivolgiamo un fermo invito: vadano loro a fare da scudo umano contro le bombe di Putin, i missili, la minaccia nucleare. Vadano in Ucraina e vadano anche a Mosca a ripristinare quelle emittenti chiuse dal regime, vadano a Mosca a manifestare per il cessate il fuoco e la pace. Vadano a Mosca, Landini e tutti gli altri per capire, finalmente, qual è la differenza tra uno Stato democratico e liberale, che li lascia parlare in piazza anche quando dicono pericolose idiozie, e uno Stato che vive sotto il regime violento ed irresponsabile di Putin, una dittatura che non conosce le parole libertà e rispetto degli altri. Vadano nelle carceri a incontrare le migliaia di cittadini russi incarcerati proprio perché, nelle piazze, chiedevano la pace e dicevano no alla guerra.

Lettera pubblica su La Libertà di Piacenza domenica 6 marzo 2022

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