Politica
Dall’ANMVI cinque proposte ai candidati che domenica si presentano agli elettori per il Parlamento e per le amministrazioni regionali di Lombardia e Lazio
Quasi tutti i programmi elettorali e candidati parlano di animali e di modelli di gestione ma mai di sanità veterinaria e mai dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) della veterinaria; quasi tutti i politici parlano solo di animali da compagnia – e mai di animali allevati e di selvatici – di agevolazioni economico-fiscali e mai del fatto che nessun Parlamento e Governo vi ha poi concretamente seguito.
Per questo ANMVI invita i candidati a:
- 1. affrontare le politiche nei confronti degli animali di tutte le specie (d’affezione, da reddito, selvatici) in chiave di sanità veterinaria e di salute pubblica, passando dallo spontaneismo alla competenza scientifico-professionale dei Medici Veterinari e a quella istituzionale delle articolazioni veterinarie centrali e regionali.
- 2. valorizzare in tutte le politiche per il benessere degli animali allevati, per il contrasto delle resistenze antimicrobiche e per la promozione delle produzioni alimentari nazionali la neo istituita figura del Veterinario Aziendale, sulla base del ruolo ad essa riconosciuto dalle Autorità sanitarie (centrale e regionali).
- revisionare criticamente i Livelli Essenziali Assistenza (LEA) e spostare su una rete di strutture veterinarie private già esistenti sul territorio nazionale, in regime di convenzione, l’erogazione- di prestazioni di medicina veterinaria di base agevolata ed IVA esente: 1) obbligatorie per legge (controllo demografico, primo soccorso); 2) di importanza “one health” (prevenzione delle malattie, delle zoonosi, delle morsicature) in favore di fasce socialmente deboli e incentivanti l’adozione dai canili/gattili;
- 4. intervenire sull’IVA e sulle detrazioni fiscali: 1) revisionare le aliquote IVA spostando le prestazioni veterinarie e gli alimenti per animali da compagnia in fascia agevolata ed esentare dall’Imposta sul Valore Aggiunto le prestazioni di medicina veterinaria di base obbligatorie e “one health”; 2) aumentare significativamente le detrazioni fiscali delle spese veterinarie inviate al Sistema Tessera Sanitaria;
- Impostare politiche di contenimento della spesa sostenuta per i farmaci veterinari – valorizzando la specie-specificità di questi ultimi e contrastando le derive anti-scientifiche del “fai da te”- promuovendo la diffusione dei generici veterinari e lo spacchettamento (cd blisteraggio) delle confezioni, in funzione di risparmio, anti-spreco, tutela dell’ambiente e uso prudente (cfr. antimicrobico-resistenza).
Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani