Politica

I compiti per le vacanze estive del governo Conte

E’ clamorosamente evidente come, finito il primo lockdown, il governo in carica dovesse darsi degli obbiettivi immediati e di medio termine per affrontare l’autunno e la concomitanza con l’influenza di stagione. Una serie di compiti per casa per l’estate 2020 da svolgere con la massima cura.

In altre parole, le priorità che le autorità governative nazionali e regionali avrebbero dovuto individuare e perseguire si potrebbero individuare sostanzialmente in sei punti cardine.

  1. Il potenziamento dei mezzi pubblici, anche attraverso degli accordi con vettori privati, al fine di supportare la movimentazione pubblica, specialmente con l’apertura delle scuole per le quali ovviamente andavano organizzati i doppi turni fino dalla apertura.
  2. In considerazione della eccezionalità del periodo non ancora concluso la sospensione di ogni obbligo e restrizione (leggi ZTL e limiti per autoveicoli ad euro sotto il 4) per gli spostamenti dei privati cittadini supportandoli anche con parcheggi gratuiti se non venisse realizzato per tempi il punto 1.
  3. Congelamento di ogni riforma per 12/18 mesi in attesa di una ritrovata normalità in quanto ogni riforma dovrebbe venire riconsiderata nel rapporto con gli effetti di questa pandemia ancora incalcolabili se non addirittura sconosciuti.
  4. Potenziamento nella capacità ricettiva ospedaliera delle terapie intensive in considerazione del finanziamento Mes utilizzabile per investimenti nel settore sanitario.
  5. Rendere facile e veloce la procedura dei tamponi per la maggiore quota di popolazione per uno screening il più diffuso possibile.
  6. Programmare per tempo l’acquisto dei vaccini antinfluenzali ben oltre la dotazione degli anni precedenti così da rendere possibile una vaccinazione diffusa oltre le solite categorie obbiettivo.

In relazione alla situazione attuale che si sta pericolosamente delineando si può tranquillamente affermare come i punti 1 2 3 4 5 e 6 risultino assolutamente disattesi ad eccezione del punto 4 per le Regioni Veneto, Val d’Aosta e Lazio.

In considerazione dei risultati conseguiti da questa classe politica e dirigente, che ancora una volta evidenzia la metastasi culturale ormai irreversibile del nostro paese, sembra incredibile come tutti rimangano granitici al loro posto a testimonianza della propria inettitudine assoluta.

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