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Toghe&Teglie: gnocchi alla sorrentina

Emilia De Biase

Ben ritrovati, cari lettori! Sono Emilia De Biase, funzionaria amministrativa della Corte d’Appello di Milano specializzata in piatti tradizionali della mia terra d’origine: la Campania.

Quella che vi suggerisco questa settimana ricetta facile facile per la quale vale la pena partire dall’inizio (mica vorrete usare gli gnocchi di Giovanni Rana?):

lessate in acqua salata delle comunissime umilissime patate (calcolare un paio di patate almeno per ciascun commensale) facendo mantenere una consistenza soda (non sfrantummata, come si dice dalle mie parti).

Lasciatele raffreddare e, solo dopo, sbucciate e schiacciatele con l’apposito attrezzo.

Ora impastate con farina 00 e un uovo fino a quando il composto non sarà omogeneo, non troppo morbido, ma neppur troppo solidificato.

Con un coltello staccate dall’impasto dei pezzetti e lavorateli “a salsicciotto” sul piano di lavoro infarinato e ricavatene dei tocchetti che – con un dito – trascinerete uno ad uno sulla farina per creare gli gnocchi, con un apposito incavo (il pollice va benissimo per realizzarlo) in cui in seguito andrà il condimento, lasciando gli gnocchi sul piano infarinato.

Ancor prima degli gnocchi, però, bisogna aver preparato un bel po’ di sugo: personalmente ne preferisco uno ricco, con lo spezzatino di manzo soffritto e rosolato su tutti i lati con cipolla, in olio evo, aggiunta di una passata di ottima qualità e basilico a spiovere…ma c’è chi invece preferisce un sugo liscio senza carne e col soffritto di aglio e olio. Scegliete voi. Attenzione: questo sugo non deve esser molto tirato e concentrato ma restare abbastanza fluido.

Torniamo agli gnocchi: lessateli in acqua salata, dopo averli setacciati un po’ per togliere la farina in eccesso. Saranno pronti, ovviamente, quando verranno a galla. Scolateli e se li sentite un po’ molli, docciateli con acqua fredda.

A questo punto poneteli in una ciotola capiente, versate il sugo sugli gnocchi senza risparmio e mescolate insieme ad abbondante parmigiano, pepe profumato e tanta mozzarella di bufala (non acquosa, per carità: va bene quella rimasta ed “asciugatasi” un po’ dopo un paio di giorni oppure strizzatela dagli eccessi lattiginosi, piuttosto usate mozzarella di latte vaccino, anche se non è la stessa cosa).

Riempite tanti tegamini di creta quanti sono i commensali, aggiungete qualche foglia di basilico e un’ultima spolverata di parmigiano in superficie.

Infornate in forno preriscaldato a 220° e sfornate quando vedrete la tipica bella crosticina e sentirete l’aria riempirsi di un profumo…di bontà.

Servite nello stesso tegamino, ovviamente non bollente, evitando ustioni e gustatevi un bel piatto terrone!

Saluti e buon anno a tutti!

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