Buongiorno ai lettori appassionati di cucina, sono Vittorio Pacchiarotti, avvocato di Genzano – Comune della Città Metropolitana di Roma, affacciato su una sponda del lago di Nemi – entrato a far parte del Gruppo Toghe & Teglie da alcuni mesi e questa settimana al suo esordio su queste colonne.
L’emozione c’è, inutile nasconderlo, anche perché ai miei amici e colleghi è piaciuta molto una mia ricetta che hanno trovato originale per il mix di pescato: salmone e pesce spada, un abbinamento insolito ma assolutamente riuscito; provare per credere e per provare eccovi la ricetta, facile facile.
Procuratevi dei pomodori pachino e fateli appassire in padella, un coccio è sempre preferibile, a fuoco bassissimo con aglio, olio extra vergine, peperoncino e una battuta di prezzemolo fresco.
Nel frattempo tagliate a fettine sottili, come fosse un carpaccio, il pesce spada e dei filetti di salmone fresco e poi inseriteli nel loro condimento per scottarli senza esagerare nella cottura che andrà ultimata come andremo a vedere tra poco.
A parte mettete a bollire una calamarata all’uovo o, a scelta, di semola fresca che cuoce più rapidamente e trattiene benissimo il sugo e scolate molto al dente.
Ora versate la pasta nel coccio ove sobbollono pianissimo i trancetti di pesce e ultimate la cottura mantecando il tutto con l’aiuto di un po’ di vino bianco di qualità ricordandovi che i vini in brick sono letali per la buona cucina e vietati dalla Convenzione di Ginevra.
Misurate la cottura finale mantenendo sempre la pasta al dente e impiattate con l’aggiunta di un altro giro di oli evo a crudo e guarnendo con rucola e prezzemolo in foglie come vedete dalla foto.
Sì, lo so, non sono un esperto nella presentazione ma vi assicuro – e non solo perché me lo hanno garantito i miei figli – che è una ricetta tanto semplice, come avete visto, quanto gustosissima!
A presto, con altre proposte “alla moda di Vittorio”.