Uh, che emozione cari lettori de Il Patto Sociale! Questo è il mio esordio nella rubrica settimanale di ricette che – mi dicono – è molto seguita; sono Barbara Lettieri “Savoiarda”, avvocato penalista di Cuneo del Gruppo Toghe&Teglie: i miei amici sono rimasti molto colpiti dalla preparazione che oggi propongo perché, è vero, farsi il formaggio in casa non è proprio esperienza comune ma – si sa – noi piemontesi con vino e formaggi abbiamo una certa familiarità…altro che i francesi!
Bene, si tratta di un’operazione molto semplice, come vedrete: è tutta questione di ingredienti. Il meno facile da trovare (ma è preferibile perché caglia meglio) è il latte intero proveniente direttamente dalle fattorie e che si trova più facilmente in appositi distributori nei loro punti vendita. Magari, in una grande città l’acquisto diventa più complicato e, allora, accontentatevi di un latte intero di alta qualità.
Procuratevene, dunque, un paio di litri, 2 litri di latte intero e scaldatelo portandolo a 37 gradi – servirà, quindi, un termometro da cucina – e, tolto dal fuoco, versate due cucchiaini di caglio direttamente nel contenitore usato mescolando con un cucchiaio di legno per rendere omogeno il preparato.
Lasciate riposare il tutto per una ventina di minuti con un coperchio.
Trascorso il tempo, senza togliere dal contenitore, aggiungete del sale, tagliate il composto a fette e lasciate riposare per altri 20 minuti circa. Dopodiché con una frusta rompete la cagliata e traferitela in uno stampo o in più stampini.
Lasciate scolare, poi trasferite in frigo per qualche ora ed è fatta! Il vostro formaggio fatto in casa è pronto per essere gustato, magari accompagnandolo con una apposita mamellatina e un calice di buon vino.
A presto!