Non è ancora Natale ma lo sarà tra pochissimo e in un attimo saremo nel nuovo Anno e voglio dirvi tutto quello che non mi è piaciuto, non mi piace e non mi piacerà, visto che immagino che le cose non cambieranno molto.
1) Non mi piace Elon Musk con buona pace di tutti coloro che lo invitano, lo invidiano, lo cercano di imitare, nel loro piccolo, o ne fanno un esempio.
Non mi piace che abbia utilizzato la maternità surrogata per arrivare a 11 figli, alcuni dei quali hanno nomi che sembrano formule chimiche, figli che sembrano costruiti come i suoi robot, gli androidi, le macchine che vuole fare diventare sempre più simili nell’aspetto all’essere umano e con un’intelligenza artificiale che presto sarà in grado di pensare al posto dell’uomo e di decidere di conseguenza. Macchine, futuri umanoidi che toglieranno anche posti di lavoro.
Non mi piace che continui a sparare in aria i suoi satelliti che, a questo ritmo, rischieranno presto, come dicono coloro che hanno sommato i numeri, di impedirci la vista delle stelle.
Non mi piace che mentre noi dobbiamo sottostare alle nuove regole, necessarie per tentare di preservare il pianeta, lui porti in giro nello spazio i suoi amici miliardari, che pagano profumatamente per inquinare l’aria: strano mondo il nostro dove non sono impediti i voli privati nello spazio ma l’accensione del caminetto in casa.
Non mi piacciono le sue pericolose macchine elettriche, i licenziamenti delle sue aziende, il monopolio di X, simbolo di una lettera che nell’immaginario collettivo ha sempre rappresentato un simbolo di anonimato, di mancanza di alfabetizzazione. X come la firma di chi non sapeva scrivere, X per manipolare milioni di persone che lentamente ed inesorabilmente hanno smesso o stanno smettendo di pensare.
Non mi piace che ora sembri aiutare l’Ucraina ma poi strizzi l’occhio alla Russia, che si senta un maschio bianco dominante, che nasconda, dietro la sua sicura intelligenza ed inventiva, tante fragilità pericolose per gli altri.
2) Non mi piacciono gli influencer perché, come dice la parola stessa, influenzano gli altri guadagnandoci sopra, mi dispiaccio che tante persone siano così insicure d’aver bisogno del consiglio degli influencer per comperare una borsa o uno shampoo.
Molte dittature sanguinarie sono nate sotto l’influenza di persone capaci di affabulare il prossimo, ancora oggi scontiamo le conseguenze di quel passato, recente e lontano nei secoli della storia
Dovremmo cercare di liberarci dall’influenza di chi ci spinge a comperare un oggetto e tornare a capire che la nostra peculiarità, il nostro sentirci qualcuno, non dipende da cosa indossiamo ma da come siamo.
Dovremmo essere più attenti alle manipolazioni della rete, dei media, della politica o dell’intellighentia, quello che dicono spesso tira acqua al loro mulino, non al nostro oggettivo interesse, i manipolatori si ammantano di sorrisi o promesse e così si veicola anche la violenza contro intere categorie.
3) Non mi piace che si confonda il patriarcato con il maschilismo imperante che porta le donne a cercare l’eterna giovinezza e gli uomini a perdere il rispetto dell’altro, non mi piace una società liquida dove l’identità è annullata
Legittimo per tutti scegliere di tatuarsi come di cambiare sesso, se lo si sente necessario per la propria stabilità, ma non certo in età adolescenziale, ma non certo per cercare una strada d’uscita all’angoscia che fa parte della vita stessa e che va combattuta con la conoscenza di se ed il rispetto dell’altro.
4) Non mi piacciono la verità a senso unico, la discriminazione, il preconcetto, l’indifferenza, l’ostentazione, l’arrivismo, la prevaricazione, la banalizzazione, la strumentalizzazione, la negazione della storia, l’uso della tecnologia senza regole certe, la superficialità di troppi genitori, l’impreparazione della scuola rispetto ai nuovi problemi del terzo millennio, la violenza verbale e fisica, l’impreparazione culturale e politica, l’attenzione dei media solo all’audience senza valutare le conseguenze di quanto trasmettono
5) Non mi piace una società che mette troppe regole a chi onestamente cerca di rispettarle e lascia che altri le calpestano impuniti
Non mi piace la burocrazia inutile e la mancanza di una politica europea che sappia difendere valori ed accogliere chi ha necessità di accoglienza.
Non mi piace il politicamente corretto quando diventa la strada per cercare di impedire la libera espressione ed apre il percorso che porta la normalità della maggioranza ad essere subordinata ad altre realtà minoritarie.
Mi rendo conto che sono troppe le cose che non mi piacciano e non voglio rattristarvi oltre, tra poco sarà Natale ed un nuovo anno perciò ricordiamoci che la democrazia e la libertà sono beni preziosi che ogni giorno vanno preservati all’interno di regole chiare, condivise, applicate e difese sia dalla classe dirigente, di maggioranza ed opposizione, in politica e nella cultura, sia da ciascuno di noi singoli individui.
Che noi si abbia una religione di riferimento, o che si sia laici in modo assoluto, dobbiamo sapere tutti che c’è un mondo intorno a noi fatto di essere umani, come noi o diversi da noi, e questo mondo, tutte queste persone, hanno diritto alla vita ed al rispetto
Il mio augurio è che si riesca a camminare insieme agli altri con la disponibilità a comprendere le unicità e le diversità, in una società che diventi capace di affrontare tutte le forme di progresso valutando le conseguenza di ogni grande e piccola scelta.
Il mio augurio è di guardare all’ecosistema sapendo che senza averne rispetto anche noi contribuiamo alla lenta morte della terra perché le leggi di natura possono essere, per qualche tempo, violate ma alla fine sarà la natura stessa a renderci la vita impossibile
Il mio augurio è che, guardando dentro di noi, troviamo umanità, empatia, rispetto per noi, per il nostro corpo, per la nostra anima e per gli altri
Un pensiero a chi vivrà questi giorni, e purtroppo i futuri, in zone di guerre o minacciati dal terrorismo, dalla fame, dalla siccità, dalla violenza o dalla paura, a chi non ha nulla o a chi ha troppo e non se ne accorge
Buon Natale con amicizia