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La memoria corta

Il 5 ottobre la Russia, con un attacco missilistico contro il villaggio ucraino di Hroza, ha ucciso 59 persone, 36 donne, 22 uomini e un bambino che partecipavano ad una veglia funebre.

Sempre soldati russi avevano ucciso, nel Donbass occupato dall’esercito di Mosca, 9 componenti di una famiglia che stava festeggiando un compleanno.

Due casi che sono gocce nel mare di sangue nel quale il popolo ucraino cerca di non affogare da quando Putin ha iniziato la sua crudele guerra contro una nazione libera ed indipendente.

La memoria degli uomini è sempre più corta così, mentre assistiamo con dolore alla morte di civili nella striscia di Gaza, civili che Hamas ha usato ed usa come scudi umani, abbiamo già relegato in ricordi lontani la strage di Bucha e le altre tante, troppe tragedie che l’Ucraina sta vivendo con intere città rase al suolo, centinaia di bambini morti, centinaia di bambini feriti ed altrettante centinaia di bambini rapiti, deportati  in Russia.

L’Ucraina non era un pericolo per la Russia quando Putin ha deciso di attaccarla annettendone, in modo violento e fraudolento, interi territori. Gli ucraini hanno non solo il diritto ma il dovere di difendersi e così facendo difendono il diritto internazionale, la libertà ed il futuro anche degli altri paesi europei.

Israele non era un pericolo per i palestinesi, se i musulmani integralisti radicali avessero riconosciuto Israele, come la comunità  internazionale chiede da anni, anche i palestinesi oggi avrebbero uno stato riconosciuto, libertà ed indipendenza.

Israele non era un pericolo ma da anni Hamas costruiva tunnel per attaccarla e in quel tragico 7 ottobre è entrata, con i suoi terroristi, sul suolo israeliano per commettere atrocità che solo dei mostri imbottiti di droga e con pietre al posto del cuore potevano compiere.

Oggi quello spaventoso giorno, che ha visto anche bambini decapitati e bruciati vivi, sembra già dimenticato da quanti ricordano solo i civili morti a Gaza senza chiedersi come nessuno nelle striscia abbia visto, per anni, costruire i tunnel o si sia chiesto dove finivano i soldi, i molti soldi, dati ad Hamas per il popolo palestinese e che sono invece stati usati per comperare e costruire armi di attacco e per far vivere lussuosamente, all’estero, i capi  del terrorismo jihadista.

Memoria corta, troppo corta ma noi non dimentichiamo chi ha tentato di distruggere l’Ucraina, chi sta tentando di distruggere Israele e tenteremo sempre di far tornare la memoria a chi trova comodo dimenticare.

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