‘Operazione Pig’ da spy story ad ammonimento della comunità scientifica
Domenica 8 settembre nella pagina dei commenti sul Corriere della Sera la scienziata Ilaria Capua ha ammonito su ‘Peste suina, rischi e responsabilità’, quasi riecheggiando la trama della spy story recentemente pubblicata da Albert De Bonnet ‘Operazioni Pig’ incentrata proprio sui rischi, conosciuti o anche paventabili, legati a laboratori privati che manipolano virus.
Ricordando, in merito all’allevamento di suini, che «la Commissione europea ci ha redarguito qualche mese fa per come sono state gestite le prime avvisaglie di questa infezione sul territorio italiano, Capua sollecita come «urgente, anzi urgentissimo, seguire pedissequamente le indicazioni della Commissione europea» in merito ai controlli per garantire che i suini non diventino un veicolo di propagazione di malattie ed epidemie.
A valle, come esplicita Capua dati alla mano, c’è un settore che in Italia «ha un valore economico pari a 20 miliardi di euro (di questi 2,1 miliardi sono legati all’export) ed occupa 100.000 persone in tutti i segmenti della filiera». A monte, come ci ammonisce De Bonnet col suo romanzo, c’è il problema di un utilizzo della scienza troppo scarsamente regolamentato e vigilato a livello internazionale e di possibili spregiudicati giochi di potere da parte di chi ha più mezzi e cognizioni che scrupoli. In mezzo, va da sé, c’è la salute di tutti e la sicurezza dell’intero pianeta.