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Cresce la domanda di armi e Leonardo fa ricavi per 4,2 miliardi in tre mesi

Leonardo chiude il primo trimestre 2025 con ordini che raggiungono i 6,9 miliardi di euro, in aumento del 19,7% su base annua, a conferma del continuo rafforzamento dei core business. Il portafoglio ordini supera quindi la soglia dei 46 miliardi di euro, assicurando una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni. Nel primo trimestre Leonardo registra una crescita dei ricavi, pari a 4,2 miliardi di euro (+13,5% su base annua), e del margine operativo lordo (Ebitda), che ammonta a 211 milioni di euro (+12,2%): incrementi in linea con le aspettative e con il percorso di crescita sostenibile previsto dal Piano industriale. Il risultato netto ordinario è pari a 115 milioni di euro, in crescita del 23,7% rispetto al corrispondente periodo del 2024. Il flusso di cassa è in costante miglioramento, con una riduzione dell’assorbimento di cassa, a dimostrazione dell’efficacia delle azioni intraprese. In miglioramento anche l’indebitamento netto di gruppo a 2,1 miliardi di euro (-27,5% rispetto al primo trimestre 2024). In considerazione dei risultati ottenuti nel primo trimestre del 2025 e delle aspettative per i successivi, si confermano le guidance per l’intero anno rese note a marzo.

“Proseguiamo nell’esecuzione del nostro Piano industriale. I risultati del primo trimestre e la revisione al rialzo sul rating, da parte di Standard and Poor’s e sull’outlook, da parte di Moody’s, sono una ulteriore conferma dell’apprezzamento delle iniziative intraprese e delle prospettive. Confermiamo quindi la guidance 2025 e gli obiettivi di medio lungo periodo”, ha dichiarato l’Amministratore delegato e direttore generale di Leonardo, Roberto Cingolani. “Nel corso del primo trimestre 2025, abbiamo siglato il memorandum d’intesa con Baykar Technologies per lo sviluppo di tecnologie unmanned, volto a rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento nello scenario competitivo a livello internazionale, e finalizzata la costituzione con Rheinmetall della società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, per rendere operativa la formazione di un nuovo nucleo europeo per sviluppo e produzione di veicoli militari da combattimento in Europa. Il gruppo di lavoro dedicato all’implementazione del Capacity Boost ha elaborato le linee guida di sviluppo del piano che saranno presentate entro l’estate”, ha aggiunto.

“Pensiamo di concludere l’accordo per la joint venture con Baykar a breve”, ha affermato Cingolani in occasione della conference call di presentazione dei risultati trimestrali, sottolineando che l’accordo probabilmente sarà presentato al Salone internazionale dell’aeronautica a Parigi fra qualche settimana. Il partner per la divisione Aerostrutture di Leonardo – ha annunciato – è stato identificato e ci si aspetta di definire un accordo di partnership entro luglio e di firmarlo entro la fine dell’anno. Sul piano di riarmo “siamo stati invitati, come la maggior parte delle grandi aziende della difesa, dalla Commissione europea nei prossimi giorni, tra una settimana”, ha spiegato l’Ad di Leonardo, che poi si è soffermato su Iveco Defence Vehicles: “Abbiamo presentato una offerta non vincolante insieme a Rheinmetall. Intendiamo fare esclusivamente un investimento industriale non finanziario”.

Per il periodo 2025-2029, secondo quanto reso noto alla presentazione dell’aggiornamento del piano industriale (approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione) a marzo, Leonardo si attende ordini cumulati a 118 miliardi di euro e ricavi cumulati a 106 miliardi. L’evoluzione degli indicatori chiave di prestazione (Kpi) finanziari prevede al 2029 ordini a 26,2 miliardi di euro (rispetto ai 20,9 miliardi nel 2024); ricavi a 24 miliardi di euro (17,8 miliardi nell’anno precedente); Ebitda a 2,8 miliardi di euro (1,5 miliardi lo scorso anno); flusso di cassa a 1,53 miliardi di euro (0,83 miliardi nel 2024).

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