Flash

La Germania invoca un gasdotto dalla Spagna

Il presidente della banca pubblica tedesca KfW (l’equivalente della Cassa Depositi e Prestiti in Italia), Stefan Wintels, ha lanciato un appello a favore dell’autonomia energetica europea attraverso lo sviluppo dell’idrogeno verde, proponendo la realizzazione di un gasdotto tra Spagna e Germania. Wintels lo ha dichiarato al quotidiano regionale “Neue Osnabrücker Zeitung”.

“Non disponiamo ancora di un gasdotto tra Spagna e Germania, ma sarebbe altamente auspicabile. Solo una politica energetica con una vera dimensione europea ci permetterà di evitare nuove dipendenze storiche”, ha affermato Wintels. Secondo il numero uno di KfW, la Germania dovrà importare gran parte del suo fabbisogno di idrogeno verde, non potendo produrlo su larga scala lungo la costa del Mare del Nord. “Se vogliamo generare valore industriale, ad esempio nella siderurgia, dobbiamo importare idrogeno verde, e la Spagna è ben posizionata per offrirlo a costi marginali vicini allo zero grazie al solare”, ha spiegato. Wintels ha sottolineato che la competitività dell’idrogeno non dipende tanto dalla tecnologia quanto dalla possibilità di produrre energia rinnovabile a basso costo e di sviluppare impianti scalabili. Anche l’export di vettori energetici come l’ammoniaca avrà un ruolo cruciale. “Il percorso è chiaro, ma pieno di incognite, come ogni iniziativa imprenditoriale ambiziosa”, ha concluso.

Nel frattempo la compagnia energetica statale algerina Sonatrach ha firmato due contratti con aziende cinesi per l’ispezione di oltre 3.500 chilometri di gasdotti. Gli accordi sono stati conclusi con la China National Aero-Technology International Engineering Corporation (Avic-Intl) e con la Oil and Gas Pipeline Inspection Technology Company Limited. Le attività riguarderanno ispezioni interne tramite dispositivi “pig” dotati di tecnologie di misurazione avanzata. Il programma coprirà cinque condotte, tra cui il GO1 e il GO2, che costituiscono la tratta algerina del Transmed-Enrico Mattei, principale rotta di esportazione del gas algerino verso l’Italia attraverso la Tunisia. Sono inoltre incluse ispezioni sul Gpdf (Gazoduc Pedro Durán Farell), conosciuto anche come Maghreb–Europe Pipeline, che collega l’Algeria con la Spagna e il Portogallo via Marocco. La durata dei contratti è di 24 mesi.

La manutenzione di GO1/GO2 potrebbe avere un impatto diretto sulla sicurezza degli approvvigionamenti italiani, dal momento che il Transmed rappresenta oggi la principale fonte di gas importato da Roma dopo la riduzione delle forniture russe. Parallelamente, gli interventi sul Gpdf incidono sul ruolo dell’Algeria come fornitore di riferimento anche per la penisola iberica. L’affidamento a imprese cinesi di attività sensibili come le ispezioni interne solleva tuttavia interrogativi strategici. Tali operazioni consentono l’accesso a dati tecnici riservati sulle capacità e vulnerabilità delle condotte, con potenziali rischi di dipendenza tecnologica e di trasferimento di informazioni su infrastrutture critiche per l’Europa. Sonatrach ha precisato che i contratti sono stati assegnati tramite gara nazionale e internazionale e rientrano nelle prescrizioni del decreto esecutivo n. 21-314 del 14 agosto 2021, relativo al controllo delle reti di trasporto di idrocarburi. L’iniziativa, secondo l’azienda algerina, mira a garantire maggiore efficienza gestionale e continuità delle forniture energetiche.

Mostra altro

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio