trasporti

  • In arrivo dall’UE 125 milioni di euro per l’ammodernamento del materiale rotabile per il trasporto delle merci

    La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 125 milioni di euro a sostegno dell’acquisto di nuovo materiale rotabile per il trasporto delle merci. Il regime, che integrerà il piano italiano per la ripresa e la resilienza con risorse nazionali, mira a modernizzare il parco rotabile utilizzato per il trasporto delle merci, promuovendo così una maggiore sicurezza ed efficienza, il risparmio energetico e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

    Nell’ambito del regime, l’aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta per l’acquisto di nuovi carri merci e locomotive. L’importo dell’aiuto per beneficiario coprirà fino al 30% del costo di acquisto, a condizione che lo stesso numero e lo stesso tipo di vecchi veicoli siano rottamati. Qualora le locomotive nuove non sostituiscano quelle vecchie, l’importo dell’aiuto coprirà fino al 20% dei costi di acquisto. Inoltre, i beneficiari riceveranno fino a 1 milioni di euro per veicolo nuovo acquistato nell’ambito del regime. Il regime, che durerà fino al 31 dicembre 2025, sarà aperto alle imprese ferroviarie e alle società di leasing del materiale rotabile utilizzato sul territorio italiano.

  • Oltre 101 milioni di euro per l’ammodernamento dell’asse ferroviario Palermo-Catania-Messina

    La Commissione ha approvato un investimento di oltre 101 milioni di euro a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale per l’ammodernamento dell’asse ferroviario Palermo-Catania-Messina.

    L’investimento contribuirà alla costruzione di due gallerie, lunghe 92,75 m e 34,75 m, e di 17 viadotti per rimuovere la sinuosità dei binari che attraversano le zone collinari e accidentate. In alcune parti dell’isola sarà costruita una seconda ferrovia per favorire il transito simultaneo in entrambe le direzioni. Tali investimenti ridurranno notevolmente i tempi di percorrenza e aumenteranno la frequenza delle connessioni. Una parte dei terreni liberati grazie alla rimozione delle curve sarà trasformata in piste ciclabili.

    Il progetto migliorerà la qualità del servizio ferroviario e dei collegamenti con i porti di Catania, Augusta e Palermo, nonché con gli aeroporti di Catania e Palermo. Contribuirà inoltre a migliorare la stazione di Bicocca a Catania, modificando il tracciato di posa dei binari, costruendo nuovi sottopassaggi e rampe di accesso e migliorando l’edificio stesso.

    Questo importante investimento è fondamentale per rafforzare lo sviluppo socioeconomico della Sicilia, in quanto sostiene lo sviluppo di mezzi di trasporto più efficienti, più rapidi e a basse emissioni per i cittadini e le imprese.

    Fonte: Commissione europea

  • Le reti europee di trasporto non colmano il gap tra Est e Ovest del Vecchio Continente

    Non solo stato di diritto. Europa dell’Est e dell’Ovest restano divise anche sul piano infrastrutturale. E in futuro la realizzazione delle reti transeuropee dei trasporti (Ten-T), che pure apporterà dei miglioramenti, non modificherà in modo significativo il quadro attuale. È quanto emerge da diversi progetti di ricerca dedicati all’accessibilità ai mercati dei collegamenti aerei, marittimi, stradali e ferroviari in Ue, a cura del programma studi Espon, specializzato in analisi regionali.

    Nella maggior parte delle regioni europee, osservano i ricercatori, si sono registrati dei cambiamenti nell’accessibilità che hanno riguardato tutti i mezzi di trasporto. In particolare, in Europa Sud-occidentale e settentrionale ci sono stati i miglioramenti più significativi nel trasporto su strada, mentre nel Sud Italia, nel Nord della Grecia, nella maggior parte del Portogallo e della Spagna, in Svezia, ma anche nelle regioni transfrontaliere (ad esempio tra Austria, Repubblica ceca, Ungheria e Slovacchia) è aumentata in larga parte l’accessibilità dei collegamenti ferroviari. Fanalino di coda l’Europa centro-orientale, nonostante i grandi progetti infrastrutturali che collegano Est e Ovest abbiano potenziato l’accesso potenziale ai mercati su strada e rotaia. Opposto il discorso per i collegamenti aerei che hanno portato a un notevole sviluppo dell’accessibilità.

    Complessivamente, le nuove reti di trasporto continuano ad avere prestazioni inferiori alle aspettative, principalmente a causa della mancanza di intermodalità, ossia il metodo di trasferimento merci che consente di spostare facilmente il carico da un mezzo di trasporto a un altro. Il gap tende ad assottigliarsi nelle capitali europee, in alcune città di media grandezza e nelle principali aree turistiche. Al contrario, i territori periferici si posizionano molto al di sotto della media Ue, nonostante gli investimenti in molteplici tipi di infrastrutture di trasporto. I modelli di accessibilità, sostengono i ricercatori, non sono destinati a cambiare con il completamento dei corridoi in cui si snodano le reti Ten-T. L’accessibilità su strada, che dovrebbe aumentare notevolmente in Europa sud-orientale entro il 2030, registrerà i valori più alti in Europa centrale. Quella per ferrovia, la cui crescita maggiore è prevista nelle regioni dell’Europa Sud-occidentale e centro-orientale (in misura minore in Bulgaria e Romania), resterà più elevata in Europa centrale. Nel caso dell’accessibilità per via aerea, si aprono tre possibili scenari. Nel primo, gli aeroporti regionali riescono ad aumentare il numero di passeggeri e dei voli, fungendo da gateway per territori più vasti. Nel secondo, la concorrenza fa perdere passeggeri e voli agli aeroporti regionali a favore dei principali aeroporti, con conseguente calo dell’accesso potenziale per le città di media grandezza. Nell’ultimo si verifica una diminuzione generale dei voli per motivi ambientali, che fa aumentare il divario di accessibilità tra il centro e la periferia d’Europa, mentre solo poche regioni capitali e grandi città rimangono competitive, comprese Roma-Milano, Madrid-Barcellona, Bucarest e Varsavia.

  • In viaggio con Connecting Europe Express, il treno europeo simbolo di innovazione e sostenibilità

    E’ iniziato a Lisbona il 2 settembre e terminerà a Parigi il 7 ottobre il viaggio del treno speciale Connecting Europe Express, iniziativa di punta per l’Anno europeo delle ferrovie 2021, che attraverserà più di 100 città europee nel giro di cinque settimane durante le quali sono previsti eventi e conferenze.

    Tutte italiane le tappe dal 5 al 9 settembre: Torino. Milano, Genova, Vaiano, Roma, Nogara, Brennero. Proprio durante la sosta nel capoluogo lombardo è stata sottolineata dalla Coordinatrice Europea del Corridoio del Mediterraneo, Iveta Radičová, l’importanza di investire, attraverso il Next Generation EU, nel settore delle tecnologie e delle comunicazioni affinché le persone possano il più possibile connettersi con le istituzioni dell’UE e permettere a queste ultime di conoscere al meglio i comportamenti e le necessità dei cittadini dell’Unione. Non poteva perciò che essere il treno a simboleggiare l’idea di connessione tra le genti e le città e Milano ben si colloca in questa strategia perché, come ha dichiarato Herald Ruijters, Direttore Generale DG Move della Commissione europea, “è centrale nella prospettiva nazionale e regionale e all’interno dell’Europa. E’ una scommessa per le numerose vie di comunicazione, per la digitalizzazione delle comunicazioni poiché sta rivestendo un ruolo strategico nel processo di decarbonizzazione dei trasporti per il quale l’UE si sta impegnando fortemente”. Il capoluogo meneghino ha un ruolo strategico grazie alle sue autostrade e alla posizione geografica, da un lato è collegata all’Europa continentale, dall’altra ai Balcani e all’intero bacino del Mediterraneo, per non parlare delle infrastrutture, come l’aeroporto di Malpensa che rivestirà un ruolo fondamentale per i prossimi giochi olimpici invernali.

    Il PNRR italiano ha destinato 62 miliardi di euro per gli interventi sulle infrastrutture e sulla logistica.

    Connecting Europe Express è il risultato di una importante cooperazione tra la Commissione europea, la Comunità delle ferrovie europee (CER), operatori ferroviari europei, gestori dell’infrastruttura e numerosi altri partner a livello locale e dell’UE. Un intenso percorso in treno, quale simbolo degli obiettivi di sostenibilità, innovazione e sicurezza che l’Unione europea persegue in tutte le sue politiche.

  • Interventi immediati per non sbagliare ancora

    Gli interventi da fare subito? 1) Estendere alle Università l’esonero dal pagamento di internet come è stato fatto per scuole elementari e medie, come sia stato possibile dimenticarsi delle Università è la domanda che dovremmo porre al ministro ed al governo, 2) riaprire per il pranzo quei bar, tavole calde e ristoranti che garantiscono il distanziamento, i controlli anticovid e il pranzo di lavoro perché vi sono decine di migliaia di lavoratori che non hanno un ufficio, un luogo dove poter consumare il pranzo da asporto, non si può fermarsi per strada e comunque siamo in inverno, oltre al freddo spesso piove e molti lavoratori non hanno un luogo dove poter consumare un pasto caldo ed andare in bagno, 3) verificare che tutte le persone a rischio, perché anziane, malate, non deambulanti, abbiano ricevuto a domicilio il vaccini antinfluenzale per il quale si è già in ritardo, 4) potenziare, non a parole, gli alberghi covid e le USCA che in troppe regioni sono assolutamente carenti, 5) dare un servizio medico e di controllo esterno alle Rsa ed alle strutture, case per anziani o diversamente abili, 6) potenziare finalmente gli aiuti per le persone in difficoltà economica reale e i senzatetto, 7) smetterla di far uscire veline più o meno ufficiali che annunciano e promettono ipotetiche misure meno restrittive in vista del Natale, basta creare aspettative inutili perché sono fonte, come sempre, di nuove delusioni, basta con lassismi dovuti alla volontà di accontentare questa o quella categoria, il bene comune e cioè la salute e l’economia hanno bisogno di idee chiare e ponderate non certo di aperture come quelle estive o di errori macroscopici come quello di aver riaperto le scuole senza organizzare in modo adeguato i trasporti.

    Se finalmente tra qualche tempo si potranno togliere alcuni divieti si tenga comunque conto che i centri commerciali, la domenica, restano fonte di assembramento e perciò di pericolo e la loro apertura non rientra certo tra i provvedimenti più urgenti e necessari.

  • La perversione del lockdown parziale

    Il penoso e continuo parto di Dpcm che hanno il merito di arrivare sempre in ritardo rispetto alla situazione confermano, ancora una volta, la assoluta inadeguatezza della compagine governativa come dei suoi ben oltre 450 consulenti. Un’incompetenza strategica ed amministrativa che trova conferme giorno dopo giorno.

    Si continua ad affermare che le scuole siano sicure per le “basse” percentuali di contagi, come ha detto il commissario Arcuri. Un commissario che ancora adesso non risulta essere in grado di comprendere come il problema sia da sempre l’assoluta inadeguatezza dei mezzi pubblici, come ampiamente anticipato, e quindi le modalità di accesso alle scuole. In questo senso è indicativo sapere come il 54% dei positivi abbia recentemente utilizzato in mezzi pubblici (https://www.ilpattosociale.it/politica/i-compiti-per-le-vacanze-estive-del-governo-conte/). In più, un ultimo studio medico dimostra come se si procedesse all’isolamento degli ottantenni la mortalità si ridurrebbe del 50% (*). Questo dimostrerebbe come la metà delle persone decedute da covid risultassero per loro sfortuna già affette da altre patologie.

    Quindi se si fosse agito con il dovuto anticipo attraverso gli investimenti nel potenziamento dei mezzi pubblici e l’individuazione di strutture per persone anziane si sarebbero ridotte le morti per covid da un minimo del 50 ad un massimo del 70%. Quelle risorse finanziarie si sarebbero potute individuare tra quelle già in bilancio e non ancora distribuite (per la mancanza dei decreti attuativi) insieme ad un nuovo debito aggiuntivo la cui somma tuttavia risulterebbe sicuramente Inferiore al monte ristori varato in questa settimana dal governo per porre rimedio agli effetti dell’ultimo Dpcm.

    Una mancanza di visione strategica confermata dall’incapacità di comprendere gli effetti dell’ultimo lockdown parziale che non solo penalizza ancora una volta bar e ristoranti ma in più presenta un ulteriore effetto perverso. Tutte quelle categorie che vengono, per ora, escluse da questo lockdown e conseguentemente non potranno beneficiare di eventuali Ristori stanno pagando in questo preciso momento le medesime conseguenze, se non addirittura maggiori, di quelle interessate dalle chiusure anticipate.

    Il calo dei fatturati in alcuni casi può portare fino a l’azzeramento degli stessi a causa del clima da coprifuoco che in tutte le città dalle 15 massimo 16 si avverte evidente. Molto spesso si considera la perversione come un aspetto legato alla sfera sessuale: mai come in questo caso la perversione risulta un aspetto malefico della sintesi tra la manifesta ignoranza unita all’incapacità amministrativa del governo in carica.

    (*) https://www.ilmessaggero.it/salute/ricerca/lockdown_italia_over_80_anziani_isolare_mortalita_ridotta_ultime_notizie_news-5555669.html

  • L’UE investe 80 milioni di euro in trasporti non inquinanti in Slovenia

    La Commissione europea ha approvato l’8 settembre un investimento di 80 milioni di euro dal Fondo di coesione per costruire un tunnel e due viadotti nell’ambito di un progetto più ampio per fornire una seconda linea ferroviaria tra il porto di Capodistria e il villaggio di Divača nella Slovenia occidentale.

    Secondo la Commissione, la nuova linea è essenziale per far fronte a una domanda crescente lungo la rotta e collegare un corridoio cruciale della rete centrale alle rotte marittime.

    Il commissario europeo per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira, ha osservato che si tratta di un investimento dell’UE, necessario per il miglioramento della connettività ferroviaria del porto di Capodistria, che è un hub cruciale per il trasporto di merci e passeggeri con l’Europa centrale. Oltre a favorire la connettività slovena, il progetto sostiene perciò anche il funzionamento del mercato interno in quanto rafforza la coesione economica e sociale.

    Il miglioramento del collegamento ridurrà le strozzature esistenti lungo questa rotta trafficata per un trasporto ferroviario più veloce, più efficiente e competitivo e, reindirizzando il traffico dalla strada alla ferrovia, il progetto contribuirà a ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) e ossido di azoto (NOx), migliorando la qualità dell’aria locale in linea con l’adesione della politica di coesione agli obiettivi del Green Deal dell’UE.

  • Nel 2019 in Italia 10 milioni di passeggeri per FlixBus (+40%)

    FlixBus inaugura l’anno tagliando un nuovo traguardo: in Italia, si legge in una nota, la società ha trasportato circa 10 milioni di passeggeri nel solo 2019, registrando un incremento del 40% rispetto al 2018, complici l’estensione della rete nazionale a oltre 500 città da nord a sud e la riscoperta dell’autobus quale soluzione di mobilità ideale per spostarsi sulle lunghe tratte.

    FlixBus si riconferma inoltre leader di mercato in Europa, dove opera 450.000 collegamenti al giorno in 28 Paesi, mentre il consolidamento negli Stati Uniti, coordinato anche dalla nuova sede di New York, e l’arrivo in Turchia, con cui la società si affaccia sull’Asia per la prima volta, hanno reso il 2019 un anno cruciale anche per l’espansione al di fuori del continente. A livello globale, sono 62 milioni i passeggeri trasportati nel solo 2019, con un aumento del 37% rispetto al 2018.

    Nel 2019, quindi, il mercato italiano è cresciuto a un ritmo superiore alla media, costituendo il bacino di utenza di circa un sesto di tutti i passeggeri a livello mondiale. «Dall’arrivo in Italia abbiamo portato una rivoluzione inarrestabile nel mercato dei viaggi su gomma, dimostrando il potenziale di un sistema unico nel suo genere basato sulla digitalizzazione di un business tradizionale e un modello collaborativo capace di contribuire allo sviluppo delle economie locali», ha affermato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia. «Nel 2020 continueremo ad ampliare la nostra rete, per offrire una soluzione di mobilità sempre più capillare e alla portata di tutti, oltre che rispettosa dell’ambiente: a questo riguardo, un’attenzione particolare sarà rivolta all’intermodalità, con l’aumento delle rotte per gli aeroporti e gli altri hub della mobilità collettiva, allo scopo di disincentivare sempre più l’uso dell’auto privata» ha concluso Incondi.

    In Italia, si registra, in particolare, una crescita rilevante delle prenotazioni sulle rotte Nord-Sud, anche a seguito dell’attenzione rivolta, nel 2019, a Puglia (dove FlixBus collega 60 città), Calabria (60 città) e Sicilia (30 città), che hanno beneficiato di un numero sempre maggiore di connessioni con i grandi centri del centro e nord Italia, tra cui Roma, Firenze, Bologna e Milano. Sulle grandi direttrici nazionali, la rotta che registra la crescita maggiore è Bari-Napoli, con un incremento del 65% rispetto al 2018. In parallelo al boom delle rotte per gli aeroporti (es. Bologna-Malpensa fa +47%, Verona-Orio al Serio +45%, Ancona-Fiumicino +38%), complice l’attenzione crescente alla mobilità collettiva, è cresciuto il numero dei passeggeri che utilizzano il servizio sulle tratte internazionali: le più utilizzate sono Milano-Zurigo (+55% nel 2019) e Torino- Lione (+72%).

    Nel 2019, FlixMobility si è spinta sempre più a est, con l’ingresso di FlixBus in Ucraina e l’accordo con Kamil Koç, operatore leader delle autolinee in Turchia, per lanciare il servizio nel Paese. Negli Stati Uniti, dove FlixBus è attiva dal 2018, la rete ha integrato diversi nuovi Stati dall’Oregon alla Florida, per un totale di oltre 100 destinazioni e 1,3 milioni di passeggeri trasportati in un anno. E nel nuovo decennio FlixMobility punta a espandersi ulteriormente a livello globale: tra i nuovi progetti, quello relativo al lancio di FlixBus in Asia e Sud America, che beneficerà dell’ingresso, tra gli investitori della società, di attori di prim’ordine come TCV e Permira, che hanno preso parte, accanto a quelli esistenti – HV Holtzbrick Ventures fra gli altri – all’ultimo round di investimento. «In sette anni siamo riusciti a diventare il più grande operatore di viaggi in autobus al mondo. Siamo orgogliosi di essere riusciti a offrire un servizio innovativo, sostenibile e per tutte le tasche a milioni di passeggeri, ponendo le basi per lo sviluppo di una nuova concezione di mobilità di cui beneficino tanto le persone quanto l’ambiente» ha dichiarato André Schwämmlein, fondatore e ceo di FlixMobility.

    Nel complesso, l’offerta di FlixMobility si va facendo sempre più intermodale. Dal suo lancio, avvenuto nel 2018, FlixTrain ha progressivamente ampliato il proprio network in Germania nel 2019, annunciando successivamente il piano di sbarcare in Svezia nel 2020. A dicembre, inoltre, FlixMobility ha lanciato il proprio servizio di car pooling FlixCar, attualmente disponibile in Francia e volto a offrire un’alternativa di mobilità in grado di mettere in contatto conducenti e passeggeri per rendere raggiungibili, con facilità e in modo economico, un numero sempre maggiore di destinazioni, integrando così l’offerta di FlixBus in un’ottica di intermodalità. Cardini fondamentali del proprio operato: l’orientamento alla sostenibilità e la spinta all’innovazione.

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