Europa

Berlino accoglierà 1500 migranti dai campi in fiamme della Grecia

La Germania accoglierà 1.553 migranti da cinque isole greche dopo gli incendi che hanno devastato il campo di accoglienza di Moria, sull’isola di Lesbo, lasciando migliaia senza riparo e nella disperazione più totale. Si tratta di 408 famiglie con bambini che hanno già ottenuto lo status di rifugiato in Grecia, ma che potrebbero anche non provenire dal campo di Moria. A questi si aggiungono 150 minori non accompagnati provenienti invece tutti da Moria e la cui accoglienza era stata annunciata la scorsa settimana dal governo tedesco in una misura condivisa con altri 10 Paesi europei.

L’annuncio ufficiale di Berlino è arrivato dal vicecancelliere Olaf Scholz dopo la decisione presa dalla cancelliera Angela Merkel in accordo con il ministro dell’Interno Horst Seehofer. “Garantiamo che 1.553 familiari già riconosciuti come rifugiati dalle autorità greche lasceranno le isole” del Mar Egeo per la Germania, ha confermato Scholz. La Francia ha accettato di accogliere 150 minori dal campo di Moria mentre altri Paesi dell’Ue ne prenderanno 100.

Nel frattempo, il ministro greco della Protezione Civile, Michalis Chrysohoidis, ha annunciato l’arresto di sei migranti sospettati di aver appiccato le fiamme a Lesbo: “Cinque giovani stranieri sono stati arrestati. Si cerca un sesto che è stato identificato”. Gli arresti, ha spiegato poi, “screditano l’ipotesi che ad appiccare il fuoco al campo sia stato un gruppo di estremisti”.

Circa 800 degli oltre 12mila migranti e rifugiati fuggiti dall’inferno di Moria la scorsa settimana sono stati trasferiti in un nuovo campo, situato a tre chilometri dal porto di Mitilene, capoluogo di Lesbo. Ma la stragrande maggioranza dorme ancora in strada o sui marciapiedi mentre diverse organizzazioni umanitarie cercano di assisterli: l’Unhcr ha già fornito 600 tende familiari, bagni chimici e postazioni per lavare le mani. Le autorità greche affermano che 21 persone nel nuovo campo sono risultate positive al coronavirus e sono state poste in isolamento nel sito temporaneo di Kara Tepe, vicino al campo devastato dal rogo.

Intanto, il ministro per la Protezione Civile ha annunciato che l’isola di Lesbo sarà svuotata dai rifugiati entro la Pasqua del prossimo anno. “Se ne andranno tutti”, ha assicurato Chrysochoidis. “Dei circa 12.000 rifugiati prevedo che 6.000 verranno trasferiti sulla terraferma entro Natale e il resto entro Pasqua. La gente di quest’isola ne ha passate tante. Sono stati molto pazienti”, ha aggiunto. Moria “era il campo della vergogna”, ha ammesso il ministro. “Adesso appartiene alla storia. Sarà ripulito e sostituito dagli uliveti”.

 

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