
Un girasole per non dimenticare il conflitto in Ucraina
Un girasole di metallo alto tre metri è affiorato il 21 febbraio nella Biblioteca degli Alberi a Milano, ergendosi su un terreno di macerie. “(Un)forgotten Ukraine – A symbol of hope, a reminder of loss” è un’opera dell’artista Mauro Seresini. Il girasole, simbolo dell’Ucraina ed emblema di speranza e resilienza, diventa il protagonista di una rappresentazione potente per riportare i riflettori su un conflitto che, a tre anni dall’inizio, continua a mietere vittime e a devastare la popolazione civile. “(Un)forgotten Ukraine”, che sarà visibile fino a sabato 22 febbraio compreso, rappresenta un messaggio di speranza e un monito: le istituzioni europee e le autorità locali vogliono ricordare che l’Ucraina continua a combattere per difendere la propria libertà e integrità territoriale. Il girasole ci aiuta a non dimenticare la sofferenza di milioni di persone e che l’Unione europea sarà al fianco del popolo ucraino per tutto il tempo necessario ad una pace giusta e duratura. L’iniziativa, promossa dalla Rappresentanza della Commissione europea per il Nord Italia e dall’Ufficio del Parlamento europeo a Milano e ideata in collaborazione con Fondazione CESVI, Factanza Media e Mirror, ha come obiettivo mantenere alta l’attenzione sull’importanza dell’impegno europeo, che sostiene l’Ucraina anche nell’affrontare l’emergenza umanitaria: l’aggressione russa del 24 febbraio 2022 ha causato, infatti, oltre 40mila vittime civili (tra morti e feriti) e quasi 4,3 milioni di rifugiati, che godono della protezione temporanea nell’UE. Un appello alla solidarietà internazionale, come unica via per costruire un futuro di pace e stabilità. L’Unione europea ha dato fermo sostegno all’Ucraina di fronte alla guerra di aggressione della Russia e a tutela della sovranità ed integrità territoriale dell’Ucraina. La Presidente della Commissione europea e il Presidente del Consiglio europeo si sono recentemente impegnati a dare supporto continuativo e stabile all’Ucraina fino al raggiungimento di una pace giusta, completa e duratura: solo tale pace può condurre ad un’Ucraina sovrana e prospera e garantire la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa. In totale, l’UE ha sostenuto l’Ucraina più di chiunque altro fin dall’inizio della guerra con quasi 135 miliardi di euro (di cui 1,5 miliardi di euro provenienti dai beni immobilizzati russi). L’UE continua a rinnovare le sanzioni contro la Russia, dirette a settori chiave come energia, finanza e commercio. L’Unione è decisa ad accelerare il percorso verso l’adesione dell’Ucraina all’UE: stiamo gradualmente integrando l’Ucraina nel mercato unico. A questo si aggiungono 17 miliardi di euro stanziati per i rifugiati nei paesi UE e 2 miliardi di euro per la sicurezza energetica ucraina, che sostengono la riparazione delle infrastrutture colpite dagli attacchi russi.
Alla cerimonia di inaugurazione dell’opera sono intervenuti: Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Claudia Colla, Capo Rappresentanza della Commissione europea a Milano, MEP Giorgio Gori, introdotto da Maurizio Molinari, Capo dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano, Gloria Zavatta, Presidente CESVI, Andrii Kartysh, Console Generale d’Ucraina a Milano, Raffaele Cattaneo, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega alle relazioni internazionali ed europee, Yaryna Grusha, scrittrice e giornalista, con la lettura di un brano della scrittrice Viktoriya Amelina uccisa nel 2023 da un bombardamento russo a Kramatorsk.