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Nel 2024 assassinati 13 missionari cattolici. Due in Europa

Sebbene in calo, con un’inversione di tendenza rispetto a quanto si è registrato dal 2012 in poi, nel 2024 sono stati assassinati ancora 13 missionari cattolici nel mondo: 8 sacerdoti e 5 laici, impegnati in varie zone tra Europa, Africa e America.  Nel 2023 gli assassinii erano stati 20, 18 nel 2022 e 22 nel 2021. Dal 2000 al 2024 il totale ammonta a 608.

Secondo quanto evidenza il rapporto Fides, la maggior parte degli episodi (6), è avvenuta in Africa, e, a seguire, in America Latina, in particolare Messico, Colombia, Brasile e Honduras. Due morti si sono registrati anche in Europa: uno in Spagna e uno in Polonia, nessuno invece in Asia, dove però il documento dell’agenzia delle Pontificie opere Missionarie evidenzia che i missionari sono esposti a crimini particolarmente brutali, con torture, aggressioni e rapimenti avvenuti in un ambito di estrema povertà.

Il catechista Edouard Zoetyenga Yougbare è stato rapito e assassinato il 19 aprile in Burkina Faso, ritrovato poi sgozzato, con le mani legate e segni di tortura sul corpo. Il volontario François Kabore operava sempre in Burkina Faso ed è morto in un attentato compiuto da un gruppo di jihadisti mentre era riunito in preghiera con alcuni fedeli del luogo. In Camerun, hanno perso la vita 4 persone tra cui padre Christophe Komla Badjougou, mentre in Sud Africa altri due sacerdoti sono stati colpiti a morte poco prima di celebrare messa.

In Honduras è stato registrato l’omicidio di Juan Antonio López, coordinatore di diocesi che aveva denunciato la collaborazione tra le autorità e alcune bande criminali. In Messico, tre sacerdoti uccisi poco dopo aver partecipato alle funzioni religiose. L’Europa invece è menzionata nel rapporto per due distinti casi. Il primo avvenuto in Spagna a novembre, quando Juan Antonio Llorente, frate francescano è stato aggredito nel monastero da un uomo armato con un bastone. In Polonia l’ultima vittima, padre Lech Lachowicz, 72enne colpito da un ascia durante una rapina e deceduto in ospedale dopo 7 giorni.

Dopo il primo incontro mondiale che li ha visti convocati da tutto il mondo durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona nel 2023, il 28 e 29 luglio 2025 gli influencer cattolici si ritroveranno a Roma per il Giubileo a loro dedicato. Ad annunciare la notizia è stato monsignor Lucio Adrian Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione, lo scorso 20 aprile.

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