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Solidali con l’Ucraina e capaci di costruire quella politica comune che ancora manca all’Europa

Secondo il Financial Time Putin starebbe arruolando ribelli sciiti yemeniti Houthi, cioè quelli che ornai da tempo stanno impedendo il transito navale nel Mar Rosso, sequestrando e colpendo navi mercantili occidentali, israeliane o comunque a loro collegate.

Se la Russia, che ha spiegato contro l’Ucraina un esercito di quasi 600.000 uomini, ha avuto bisogno di più di 10.000 soldati della Corea del Nord, già attivi in Ucraina, ed ora ingaggia anche gli yemeniti le ragioni sono diverse ed alcune molto chiare.

Putin non può certo mandare al fronte i figli degli oligarchi o la piccola e media borghesia, impiegati di concetto, dirigenti, laureati, ma anche operai specializzati e tecnici non possono essere sacrificati al fronte perchè servono all’economia del paese, presente e futura.

Lo zar ha saccheggiato le regioni più lontane per trovare la carne da cannone necessaria a sostenere la sua guerra di occupazione, ha anche svuotato le carceri per trovare combattenti pronti a tutto, ha indetto leve straordinarie ma non può fare ammazzare coloro che rappresentano l’ossatura del sistema, ecco allora la scelta di cercare carne fresca da mandare al macello in paesi dove il valore della vita umana è meno che zero.

Con l’arruolamento di coreani del nord e Houthi ottiene anche un effetto psicologico, secondo lui, quello di dimostrare una volta di più il suo disprezzo per l’Occidente e per ogni regola internazionale.

Putin vuole dimostrare che sta dando vita ad alleanze che palesemente creano un fronte allargato contro l’Occidente, che è sua intenzione proseguire nella costruzione di un sistema che si oppone all’Occidente non solo con le armi ma anche ingenerando paure che nascono comprensibilmente quando le minacce arrivano da luoghi e persone che non rispettano né regole né gli altri.

Come immagini Trump, o chiunque altro, di poter siglare una pace solida, qualunque siano le condizioni, quando l’interlocutore, Putin, è alleato ed amico di Kim Jong-Un che ogni tanto, per passare il tempo, tira un missile sul mar del Giappone, per non parlare degli Houthi?

Siamo andati troppo oltre ed i prossimi anni, comunque vada, non daranno le sicurezze di pace e di vivere civile ai quali siamo stati abituati, comprenderlo ora può aiutare a capire meglio perché, pur essendo difficile e dispendioso, dobbiamo continuare ad essere solidali con l’Ucraina e capaci di costruire quella politica comune che ancora manca all’Europa.

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