e-commerce

  • E-commerce in crescita nel 2018: comprano principalmente gli uomini, si vendono soprattutto smartphone

    Idealo, azienda di comparazione dei prezzi in Europa (fondata a Berlino nel 2000, fa parte del gruppo editoriale Axel Springer), ha tracciato in bilancio dell’e-commerce nel 2018.

    A dicembre 2018 erano presenti sul portale ben 145 milioni di offerte provenienti da oltre 30.000 negozi online. La crescita dell’offerta, inoltre, ha portato con sé un forte aumento dell’interesse degli utenti online: nel 2018, infatti, le intenzioni di acquisto registrate sul portale italiano di idealo sono aumentate del 19,6% rispetto al 2017. Nel complesso, il comparto è stato appannaggio del pubblico maschile più attivo di quello femminile negli acquisti online, anche se il gap – rispetto al 2017 – si è leggermente ridotto. 

    Tra le categorie di prodotti maggiormente cresciute rispetto al 2017 – di oltre il 200% – vi sono prodotti destinati ad un pubblico perlopiù femminile come orecchini, prodotti solari e per la cura di viso e corpo e make up. Ma anche determinate categorie destinate principalmente al pubblico maschile hanno fatto registrare dati di interesse, come pneumatici per motocicli e per fuoristrada, pneumatici invernali ed estivi, stivali da moto.

    La maggior parte dei consumatori digitali interessati ad acquistare online nel 2018 è stata sotto i 44 anni di età (59,2%). Nel dettaglio, i più interessati a comparare le offerte online sono stati gli adulti tra i 35 e i 44 anni (27,3%), seguiti dai giovani 25-34 (22,2%) e in una posizione leggermente inferiore dalla fascia 45-54 (20,9%). Gli uomini hanno effettuato il 59,6% delle ricerche contro il 40,4% effettuato dalle donne. 

    Le categorie di prodotti più desiderate in assoluto nel 2018 sono state smartphone, sneakers, frigoriferi, televisori e scarpe da corsa. Per quanto riguarda i prodotti veri e propri più cercati la top five di quelli più acquistati vede al primo posto gli auricolari Apple AirPods seguiti dallo smartphone Apple iPhone X, dal multimedia player Google Chromecast 2, dallo smartwatch Samsung Gear S3 Frontier e dalle sneakers Saucony Jazz Original. 

    Tra i prodotti che continueranno ad attirare l’interesse degli e-consumer italiani, Idealo prevede vi saranno ancora gli smartphone (anche se l’interesse nei confronti di questi device è leggermente diminuito). Oltre ai modelli di questa categoria, continueranno a crescere anche i prodotti legati al settore dell’elettronica di consumo – come cuffie, casse/speaker e smartwatch – e quelli legati all’abbigliamento, come sneakers e scarpe da corsa o da allenamento, che sono già state oggetto di grande attenzione nel 2018. 

  • La Germania è un ottimo affare per l’e-commerce targato Italia

    Avere due Germanie, come piaceva a Giulio Andreotti, non si può più, ma tenersi cara quella che c’è conviene, secondo quanto sottolinea il portale internazionale per la comparazione dei prezzi online, idealo, che ha recentemente annunciato un’importante partnership con Itkam, la Camera di Commercio Italiana per la Germania, volta ad incentivare l’internazionalizzazione dei negozi online italiani e tedeschi oltre i rispettivi confini nazionali.

    La Germania è infatti un mercato di riferimento commerciale essenziale per l’Italia in quanto  con 80,5 milioni di consumatori e un reddito medio pro-capite di oltre 33.000 euro annui rappresenta la maggiore economia dell’Unione Europea. A dispetto della scarsa popolarità che la Germania nutre in Italia, idealo segnala che essa può rappresentare un target di tutto interesse per l’economia italiana. I dati parlano chiaro. L’88% degli utenti tedeschi acquista regolarmente su Internet, il che equivale a dire che avere un e-shop disponibile a vendere anche in Germania offre la possibilità di godere di un bacino d’utenza potenziale di 58 milioni di utenti aggiuntivi (https://www.idealo.it/azienda/idealo-netcomm-forum/#idealo-itkam).

    In Germania, il 40% degli acquirenti online fa già acquisti su e-shop stranieri. Come motivazione principale, il 65% di questi dichiara di farlo quando il prodotto desiderato non è disponibile nel proprio paese, mentre il 49% in quanto ha riscontrato che l’articolo desiderato è più economico all’estero. Sei dei 10 maggiori e-shop presenti su amazon.de si trovano in paesi differenti dalla Germania e conducono con successo scambi commerciali transfrontalieri in Germania attraverso i propri negozi online.

    In termini di vendite, la Germania si colloca tra i primi cinque mercati e-commerce più grandi del mondo, insieme a Cina, Stati Uniti, Regno Unito e Giappone.

    Nel 2012 il totale delle vendite legate al mercato online tedesco era di 28 miliardi di euro, nel 2017 è salito a 58,5 miliardi e gli esperti prevedono che entro il 2022 raggiungerà gli 81 miliardi di euro.

    “idealo diretto”, la funzione presente in Germania che permette di vendere direttamente sul portale di idealo, produce in media un +42% negli ordini ricevuti dai negozi online, che possono quindi aumentare il proprio fatturato. A tale riguardo, Francesca Regina, Vice Segretario di ITKAM Camera di Commercio Italiana per la Germania ha commentato: “Da un punto di vista economico, la Germania è il primo partner commerciale per l’Italia, sia come mercato di sbocco dell’export italiano, sia come Paese di provenienza dell’import italiano. Il volume dell’interscambio bilaterale è molto elevato: esso corrisponde infatti tradizionalmente quasi alla somma degli scambi che intratteniamo con Francia e Regno Unito insieme. Siamo quotidianamente impegnati a potenziare la presenza di aziende italiane nel mercato tedesco e valorizzare il made in Italy. La partnership con idealo rappresenta un’importante opportunità che consente quindi ulteriormente di perseguire questi obiettivi.” Fabio Plebani, country manager di idealo per l’Italia, ha così commentato la partnership: “Come comparatore prezzi leader in Europa noi di idealo conosciamo il valore dell’internazionalizzazione. Per questo motivo ci impegniamo tutti i giorni per aiutare i nostri partner a superare i propri confini. Allo stesso modo di idealo, anche la Camera di Commercio Italiana per la Germania è in prima linea per favorire la crescita delle realtà italiane e tedesche oltre i confini nazionali. Uniti da questo spirito è nata la volontà di cooperare insieme per poter offrire ancora più servizi ai nostri rispettivi partner”.

  • L’Aumento degli acquisti on line: beneficio o pericolo?

    Mentre continuano le indagini per accertare il reale numero degli utenti Facebook, ai quali sono stati sottratti e poi manipolati i dati personali, e per identificare quanto l’utilizzo illegale di quei dati possa avere influenzato la politica e non solo, aumenta in modo molto significativo il giro di affari degli acquisti on line.

    Soltanto in Italia, nel 2017, secondo l’osservatorio e.Commerce, attivato dal Politecnico di Milano, gli acquisti on line hanno avuto un incremento del 17% ed il giro di affari ha superato i 23 miliardi tra prodotti e servizi. Nello stesso periodo, negli Stati Uniti, si è registrata una vera e propria crisi nei centri commerciali, crisi che potrebbe arrivare presto anche da noi proprio perché una sciagurata scelta politica continua a consentire l’apertura di nuovi centri commerciali, anche in località nelle quali ne esistono già in sovrannumero.

    Problemi che si intersecano, se infatti da un lato l’aumento delle vendite on line fa diminuire quelle dei centri commerciali dall’altro i centri commerciali portano alla continua chiusura di piccoli e medi esercizi, come dimostrano le molte saracinesche abbassate, non solo nelle grandi città, meta anche turistica, ma anche in provincia. Le conseguenze sono evidenti: maggiore disoccupazione, sempre più disagi per i consumatori non in grado di fare acquisti a grandi distanze o “colpevolmente” desiderosi di non acquistare prodotti troppo standardizzati o di non sufficiente qualità.

    Nel commercio on line non solo, troppo spesso, si veicolano farmaci e sostanze illegali ma anche merci contraffatte: una ricerca di Mark Monitor, azienda specializzata nella protezione del brand on line, ha rilevato che quasi la metà dei brand perde vendite a causa di merci contraffatte o pirata.

    La mondializzazione e la grande distribuzione mirano ad ottenere consumatori con gli stessi desideri, che acquistano più o meno le stesse cose con omologazione del gusto e dell’aspetto. In una società che riesce contemporaneamente ad essere di massa ma composta da persone con disperato individualismo ed egoismo è facile, per i guru del mercato, indirizzare le scelte in base ai loro obiettivi di profitto. Così lentamente spariscono molte attività, non solo artigianali, e, ovunque nel mondo, troviamo da acquistare le stesse cose.

    Nel frattempo il prepotente aumento delle vendite on line rafforza la crescita della società omogeneizzata ed accorcia sempre più i tempi per la creazione di una società più digitale che umana, mentre la politica ignora i fenomeni o li asseconda senza capire il problema e senza porsi di fronte alla necessità di contrastare, con leggi adeguate, almeno le vendite illegali che la rete, ogni giorno, propone con gravi danni economici, sanitari e sociali.

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