Difendere un paese aggredito è un dovere politico e morale
Orban si scandalizza per le dichiarazioni di Borrell il quale ha correttamente sostenuto come sia giusto che gli ucraini usino le armi degli alleati per difendersi dagli attacchi russi, anche in territorio russo.
Ovviamente Orban non ha mai contestato al suo amico Putin di aver invaso uno stato indipendente e di continuare la sua feroce guerra utilizzando anche armi iraniane, nord coreane e di chi sa quali altri paesi sanguinari e dittatoriali.
Perciò gli ucraini per difendersi, sempre secondo Orban, non devono usare le armi degli alleati, anzi nessuno deve dare armi all’Ucraina mentre Putin può prendere armi da chi vuole e continuare ad usarle contro uno stato sovrano ed indipendente al quale ha dichiarato guerra ormai da più di due anni e mezzo!
Come sempre una doppia verità, per Orban l’aggressore, Putin, va difeso e l’aggredito, il popolo ucraino, va lasciato alla mercé dello zar.
L’Europa, lo sappiamo, ha molti problemi gravi ed irrisolti ma ha anche la sfortuna, in un momento così difficile e pericoloso per la vita di tutti, di avere un presidente, grazie a Dio solo per sei mesi, come Orban, un personaggio che ha già dimostrato in troppe occasioni di avere come obiettivo solo il proprio tornaconto e l’amicizia con Putin ne è una ulteriore dimostrazione.
Diceva una vecchia canzone “Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest, il sole non sorge più all’est”, speriamo che gli ungheresi capiscano il valore della libertà di tutti i popoli e che difendere un paese aggredito è un dovere politico e morale.